mercoledì 18 febbraio 2009

Un pelo di culo val bene una messa


"Un pastore ha l'obbligo morale di guidare il proprio gregge. E di recuperare le pecorelle smarritesi lungo il cammino impervio e faticoso che conduce alla redenzione". Con questa breve nota il segretatrio di stato vaticano a fatto sapere che il Pontefice intraprenderà una massiccia campagna di riunificazione di tutte le frange separatiste sparse per il mondo.
Dopo la revoca della scomunica dei lefebvriani, il Papa è pronto a estreme operazioni di recupero per riportare i dissidenti sotto la cupola di San Pietro, scacciando definitivamente il sospetto di pressioni politiche verso Israele.


I primi ad essere individuati sono i "Frati Caciucchiani", scomunicati da Paolo VI in quanto adepti della setta del Caciucco ligure. Per anni hanno impunemente predicato le potentissime doti di vigore sessuale proprie della gustosa pietanza genovese, convincendo i loro seguaci a pagane pratiche di abluzione e a esoterici cospargimenti degli intingoli su mani e pube. Negano l'esistenza del mare a Genova e predicano la messa rivolti verso il pubblico, ma solo di ¾, parlando con lo sguardo fisso alla prima colonna della navata di destra. Il Vaticano ha comunicato che ritirerà la scomunica a condizione che venga sostituito il caciucco con un più prosaico brodo di pollo.

I due preti veloxiani, scomunicati nel 91 per eccesso di velocità, saranno riammessi solo dopo la prova dell'etilometro. Negano l'esistenza del codice della strada e si comportano di conseguenza: parcheggi in quarta fila, sorpassi a destra, velocità smodate, corna. Fermati più volte dalla Stradale hanno pubblicamente dichiarato che non ci sono prove scientifiche attendibili che dimostrino l'esistenza di una qualsiasi norma automobilistica in Italia, se non quella del più forte. Rilasciati davanti all'evidenza, i due hanno fondato una catena di scuole guida dove i loro seguaci possono conseguire l'ambita patente Veloxiana: grazie alla firma contraffatta di San Cristoforo, garantisce un'impunità totale su strada urbane ed extraurbane, protegge dai tutor e profuma di incenso. Durante lo scorso Angelus, il Papa ha manifestato la volontà di ritirare la scomunica a patto che i Veloxiani insegnino a guidare con le mani giunte, come segno di fiducia nella provvidenza.

Più difficile la riconciliazione con la Sinistra Scismatica Critica, una costola oltranzista di Sinistra Critica, talmente estremista da percorrere il periplo del globo politico e ritrovarsi al fanatismo religioso di destra, tipo Giuliano "Little Miss Sunshine" Ferrara. Vestiti da novelli Savonarola, si aggirano per la Capitale richiamando i passanti con interminabili invettive che puntano alla negazione dell'esistenza della sinistra italiana. Data l'ovvietà della tesi e l'indole inoffensiva, la Santa Sede ha optato per un percorso di reinserimento che riavvicini questo branco di disgraziati alla loro originale posizione politica. Spostandosi da destra a sinistra compieranno un percorso di espiazione attraverso i gironi della politica italiana: saranno squadristi di Forza Nuova, addetti alle liste elettorali per Storace, coroner di Umberto Bossi, pianisti per AN, chitarristi per Forza Italia, personal trainer di cazzate per Rutelli, cuochi alla ex Festa dell'Unità, direttori di Liberazione fino a riatomizzarsi nel baratro della Sinistra italiana e perdersi in una sorta di catarsi esistenziale da sezione provinciale.

Altro versante caldo sono i 4 vescovi Minimalisti che ripudiano il concetto di cerimoniale povero e provinciale espresso dal Concilio Vaticano II: predicano la messa in perfetto inglese oxfordiano, offrono tartine ai convitati, applicano i principi del Feng Shoi nella disposizione dei banchi della chiesa, ottenendo il solo risultato di creare disorientamento e crisi epilettiche negli anziani più suggestionabili. Musica ambient, yoga, agopuntura e respirazione controllata da insegnare ai fedeli, mobili in teck, vetro e acciaio spazzolato per la chiesa. 80 euro per dieci ingressi alle funzioni religiose delle 21.00 e 60 per quelle nella pausa pranzo. Negano l'esistenza della canottiera. Saranno riammessi a patto di incentrare tutta la loro catechesi sulla lotta ai punti neri.

Di tutt'altro ottimismo i famosi Credenti Edulcorati, confraternita religiosa di boy scout e ciellini di elevata estrazione sociale ed età inferore ai 30 anni che negano l'esistenza di qualsiasi tragedia storica partendo dal semplice presupposto che la loro mamma è buona. Sostenuti da Antonio Socci e Suor Paola, si prodigano nella confutazione di numerose falsità diffuse dai comunisti per convincere l'opinione pubblica che dio è cattivo: Mussolini mandava la gente al confino in vacanza, tant'è che sono nati i primi villaggi turistici, Pinochet portava la gente allo stadio solo per fargli vedere le partite gratis, l'uragano Katrina è una nuova attrazione di Gardaland, gli ultimi 15 anni di governo italiano sono solo un'unica interminabile spassosa puntata di Drive In. Con profonda saggezza il Vaticano ha proposto di riammettere la confraternita solo a patto che venga rimosso l'aggettivo "spassosa".

mercoledì 11 febbraio 2009

Rotazione nello spazio di un Fesso: ovvero, Tricolore più banana nella continuità dell'idiozia pneumatica


Come noto, la destra italiana è di fatto un’avanguardia astratta. Come descrivere altrimenti l’Espressionismo astratto di Umberto Bossi o le suggestioni Dada di Daniele Capezzone, che comunque lo giri sembra sempre un orinatoio?. L’ultimo sussulto lo regala un evergreen della fesseria all’italiana, Maurizio Gasparri, che ha raccolto intorno a lui un’invidiabile collezione di eminenti personalità politiche (da Borghezio a Bambi) per stendere il manifesto programmatico dei principi ispiratori del Governo Berlusconi. Liberamente ispirato dal Manifesto Futurista, il “Manifesto di Ricostruzione Gaspariana dell’Universo” si prefigge l'ambizioso obbiettivo di guidare i politici del PdL nell'iperspazio dell'idiozia.
Intervistato in merito alla presunta somiglianza con il Manifesto di Marinetti, Gasparri ha risposto dopo qualche minuto di riflessione con un sibillino “Embè?!”, per poi ammettere di riconoscersi nei valori estetici del Movimento Futurista, sperimentandoli già da anni: improvvise rotazioni a spirale su se stesso, esteso utilizzo delle parole in libertà (molto utilizzate zang, pof, tan tan e bling), espressioni del viso al tempo stesso plastiche e cinetiche (anche se all'apparenza possono sembrare le smorfie di un fesso, molti storici dell'arte sono concordi nel definirle con un efficace neologismo: “le smorfie di un fesso”).
Riportiamo in esclusiva il testo integrale.

  1. Il vuoto pneumatico sarà l’elemento cardine del nostro Governo. Noi vogliamo fare della mediocrità il nostro baluardo, delle corna il nostro marchio di fabbrica e dei soprattacchi la nostra divisa.
  2. Noi vogliamo orinare sulle istituzioni incancrenite mentre raccontiamo una barzelletta sporcacciona .Con la fetida Costituzione, vecchiume statalista, ci faremo arditi aeroplanini o cinetiche sfere di carta ciucciata da lanciare nelle scollature moderniste delle popputissime colleghe.
  3. Noi vogliamo che il politico si prodighi con ardore, sfarzo e magnificenza ardimentosa, a fare beatamente i cazzi suoi, specialmente se eurodeputato.
  4. Noi vogliamo danzare la gioia del parlare a vanvera, della frase sbagliata al momento sbagliato, della fesseria detta col sorriso sulla labbra, della strizzatina d’occhio, dei lustrini e delle paillettes.
  5. Noi vogliamo cantare la potenza del gesto dell’ombrello, la virilità del rutto, il piacere di un calcio in culo ben assestato. Perché dobbiamo tendere la mano quando basta il dito medio? Con il palmo si accarezza il gattino e con il pugno si stende il maghrebino!
  6. Noi vogliamo agire nel modo più irrazionale possibile, domandare è lecito, rispondere se ci va.
  7. Noi vogliamo mescolare il sacro e il profano come in una puntata di Uccelli di Rovo, esaltare le contraddizioni spirituali tra Dallas e Dynasty, Sue Ellen e Suor Germana, Mary Patty e Ambra, Sbirulino e Samantha Fox.
  8. Noi vogliamo collezionare pernacchie e sbandierare il paraculismo: essere antisovietici in America e antiamericani in Russia, baciapile coi porporati e mangiapreti all’occorrenza, anti-pandoro a Milano e anti-panettone a Verona.
  9. Noi viviamo già nell’assoluto, nell’eterna velocità onnipresente, nelle suggestioni ritmiche della modernità, nelle pulsazioni vibranti dell’avanguardia dirigista. Anche se non sappiamo cosa vuol dire.
  10. Non v’è bellezza, se non in un capannone ben fatto. Un capannone, coi suoi luccicanti pannelli prefabbricati, con il suo svettante tetto piatto, con il suo padrone dall’alito esplosivo, un capannone abusivo lanciato a folle velocità sulla complanare di Treviso è più bello della Vittoria di Samotracia (anche se non sappiamo cos’è).
  11. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza delle reti Mediaset. Un programma mediaset, con i suoi culi sculettanti, con i suoi cagnolini abbandonati, con la sua emergenza sicurezza, con il suo gossip centrifugo, un telegiornale Mediaset che corre nell’iperetere del digitale terrestre è più bello della Vittoria Michela Brambilla (che sappiamo chi è).
  12. Noi crediamo nel fitness, sola igiene del mondo.
  13. Noi vogliamo cantare le canzoni di apicella e la virilità dei sughi pronti. Noi vogliamo glorificare il telecomando, estensione biomeccanica della mano, e il SUV, estensione biomeccanica del pene. Noi vogliamo esaltare il negozio in franchising, l’energica strafottenza della pappagorgia, l’impennata futurista del deficit pubblico, Pamela Prati al Bagaglino, i rigatoni e il falso in bilancio, la tribuna centrale allo stadio, la villa abusiva in Sardegna, il televoto e il riporto estremo.
  14. Insomma, noi vogliamo fare quello che ci pare e vaffanculo.

Al termine della stesura del manifesto pare che i componenti del movimento si siano lasciati andare ai consueti balli plastici (danze scoordinate simili a quelle improvvisate in occasione delle cadute di governo), accompagnati dai suoni onomatopeici della modernità (in generale le solite frasi destrutturate riservate da Gasparri per le interviste al TG1 della 20, più spesso peti fatti con le ascelle). Infiltrata speciale della Sinistra Critica all'evento festaiolo, Lucia Annunziata si aggirava vestita da cuneo rosso in rappresentanza del Suprematismo Sovietico, criticando ogni portata del buffet con espressione arcigna.

lunedì 2 febbraio 2009

Angelino Pane e Vino

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“Non vogliamo sopprimere le intercettazioni. Vogliamo trasformarle in uno strumento utile, maneggevole ed economico, come un trapano a batterie del Lidl” chiosa il Ministro Angelino Alfano all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Totalmente repellente ad ogni osservazione di giudici e magistrati, come ogni buon prodotto di pulizia dei vetri che si rispetti, il governo avanza a passo di panzer verso la riforma della giustizia, cominciando proprio da un argomento scottante come le intercettazioni telefoniche.
I ben informati hanno diffuso le prime bozze della rivoluzionaria riforma che cambierà il delicato rapporto degli italiani con la giustizia tanto quanto Colpo Grosso cambiò il rapporto con la seconda serata in tv.


Il punto cardine è il rispetto dell’intercettato nella sacrosanta forma della presunzione d’innocenza.
Bisogna evitare che poliziotti onanisti sfoghino le loro perversioni sessuali nel più puro voyeurismo, ascoltando gli aspetti piccanti della vita privata degli intercettati. Pertanto una commissione censoria fortemente voluta dal Cardinal Bagnasco e presieduta da Tinto Brass valuterà le intercettazioni riguardanti cantanti, tronisti, componenti della famiglia Savoia o di altri regnanti decaduti, eliminando preventivamente i passaggi più scabrosi e morbosamente maliziosi e permettendo così la pubblicazione di tutto il resto, grazie ad una convenzione stipulata tra ministero dell’ Interno e il settimanale Chi.
Le parti censurate andranno ad integrare la sceneggiatura della nuova fiction Rai diretta dal Tinto nazionale, una storia di erotismo patinato ed edulcorato che metterà d’accordo critica, pubblico e porporati: “Angelino”.
Liberamente ispirata alla vera storia del Ministro Alfano, le vicisittudini di un pastorello nella Lucania degli anni 50 protagonista di una serie di apparizioni mariane (per accontentare l’ala PD del Consiglio di Vigilanza Rai, Maria sarà doppiata da Margherita Hack) che lo salveranno dalle fantasie erotiche verso una procace maestra unica interpretata da Deborah Caprifoglio (per accontentare Villari sarà doppiata da Rosa Russo Jervolino).
Per giustificare i 107,50 euro di canone sarà contemplato un velato spazio di servizio pubblico, dove, in una delle sue apparizioni, Maria fornirà al bambiniello spiegazioni chiare e lineari sugli aspetti più controversi della riforma della giustizia, dalla separazione delle carriere all’obbligatorietà dell’azione penale.


Per tutti i reati non a sfondo sessuale, e pertanto ignorati dall’opinione pubblica, gli intercettati saranno preventivamente avvertiti dell’indagine e sarà chiesto loro di limitare le conversazioni telefoniche alle sole tematiche inerenti l’indizio di reato. In tal modo sarà possibile ridurre i tempi per l’intercettazione con conseguente riduzione delle spese a carico dello Stato.

Anche Berlusconi si è detto indignato per lo spreco di denaro pubblico e ha proposto di integrare il servizio con una serie di iniziative dall’obbiettivo ambivalente, rientrare di parte delle spese e rendere più gradevole l’indagine agli intercettati.
Grazie al sostegno dei call center di Media Shopping, i poliziotti saranno liberati dal gravoso compito delle intercettazioni (saranno spediti alle casse dei supermercati per aiutare le vecchie a strisciare la Social Card vuota) e sostituiti dalle professionali operatrici nell’innovativo progetto “Orecchio Amico”: una voce calda e rassicurante si inserirà nelle conversazioni degli intercettati fornendo preziosi consigli sulla vita affettiva, sull’economia domestica, sul meteo e sul traffico autostradale, censurerà preventivamente volgarità e contumelie con una delicata pernacchietta e provvederà ad una traduzione simultanea dei dialetti più incomprensibili, soprattutto nelle intercettazioni della criminalità organizzata.
Un appoggio psicologico gratuito verso tutte le vittime della magistratura ficcanaso, ma soprattutto un’occasione per fare buoni affari: ad ogni segnale orario gli intercettati saranno contatti per aderire ad una imperdibile proposta d’acquisto a prezzi folli, come il pelapatate a batteria, la coperta termica griffata Italia 1 o l’abbonamento per migliaia di fetenti suonerie con i gatti che cantano in falsetto.


Si pensa già di estendere la nuova impostazione sulla giustizia anche agli altri campi della pubblica amministrazione, sempre con l’intento di tutelare il cittadino dall’invadenza dello Stato.
Nella sanità non saranno più consentiti esami clinici a tappeto ma solo giustificati a seguito di “gravi indizi di malattia”.
Al fine di evitare sperperi di danaro pubblico, il paziente dovrà dimostrare di essere malato per poter accedere agli accertamenti medici come TAC, radiografie,ecc.
Consultazioni di cartomanti e indovini qualificati saranno contemplate come attestazioni di malattia.
Nella scuola, invece, i poveri studenti continuamente vessati dal bolscevico dito indice di sgraziate insegnanti con la gonna di flanella saranno tutelati nel rispetto della “presunzione di sapienza”.
I docenti potranno disporre compiti in classe e interrogazioni solo nel caso in cui sussistano “gravi indizi di ignoranza”. Dita nel naso, scarsità nell’igiene personale e sostanziale apatia di fronte a qualsiasi argomentazione non saranno considerati come “gravi indizi” ma come aspetti di sanità fisiologica da incoraggiare e stimolare, anche mediante elettrocuzione.
Durante la consegna delle pagelle con gli 8 prestampati, in caso di richiesta di chiarimenti da parte dei genitori, una Circolare Ministeriale fornisce indicazioni sulla frase standard che gli insegnanti dovranno utilizzare: “rimettiamo il giudizio al volere di Dio, amen”.