mercoledì 30 dicembre 2009

110 e lodo












Ora, a bocce ferme, l’inquietudine è palpabile.

Nel centrodestra, ministri e parlamentari si spiaggiano come capodogli senza sonar. Nel centrosinistra, non sanno se lanciare il sasso e nascondere la mano o lanciare il sasso e nascondere il portafoglio. Con il centro di gravità della società italiana fermo un turno, i politici di ogni schieramento navigano a vista. I ministri, presi da una sorta di amnesia post trauma, non ricordano in quale dicastero sono stati assegnati e si scambiano involontariamente le poltrone.
E il bello è che non si nota la differenza.

La voglia matta di riformismo, però, non conosce sosta e immaginifici disegni di legge continuano a fioccare come le pubblicità di panettoni a Natale.

Ritrovatosi magicamente al Ministero dell’Interno, il piccolo Renato ha applicato da subito i metodi efficaci, già sperimentati con successo nella pubblica amministrazione, al problema immigrazione. Dal 1° gennaio 2010, con il motto “Negri SI, ma antipatici NO”, sarà varato un decreto che obbligherà gli immigrati a salutare amichevolmente tutti gli italiani maggiorenni che incontrano. Per i bambini sarà sufficiente una carezza al volto “alla Wojtyla”.

Vietata la scortesia, obbligo di sorridere sempre, anche se insultati e presi a calci negli stinchi, e atteggiamenti in linea con l’ideale romantico di “immigrazione buona”, tipo “tata Mami di Via col Vento”. Molto graditi i servizi assistenziali volontari: più vecchiette si accompagneranno sulle strisce pedonali (possibilmente facendosi investire al posto loro), maggiori punti “Permesso di soggiorno” si guadagneranno. Completata la tessera-punti, distribuita gratuitamente in tutti i supermercati, si potrà rimanere sul suolo di questo invidiabile paese per altri 6 mesi.
Per i detenuti nei CIE, un corso in videocassetta tenuto da Milly Carlucci insegnerà le regola base del buon gusto e della cortesia all’Italiana:

rispettare le file, quando se ne ha voglia;
non parcheggiare in doppia fila, quando se ne ha voglia;
pagare sempre le tasse, quando se ne ha voglia.

Il corso prosegue con gli essenziali insegnamenti delle competenze minime del cittadino italiano: saper pattinare sul ghiaccio, riuscire a dormire un giorno intero senza far nulla, riuscire a guardare un'intera puntata di "Don Matteo 6", riuscire a comprare vestiti firmati in leasing, saper cucinare i sughi pronti e vantarsene,
essere volgari e vantarsene,
essere impotenti e far finta di niente.

Di passaggio al Ministero di Trasporti per il rinnovo della Patente, conseguita con merito presso la motorizzazione di Reggio Calabria, il ministro Gelmini si è momentaneamente appisolata sulla poltrona di Matteoli. Durante la fase REM ha firmato involontariamente 12 decreti ministeriali; fortunatamente tutti decreti di annullamento per le multe del Sulky di Gasparri.
Al risveglio, nell’arco di un paio di minuti, la dinamica bresciana si è subito acclimatata e ha varato una rivoluzionaria riforma che risolverà in un colpo solo i problemi di scarsa funzionalità del trasporto italiano: le autostrade saranno ridotte a 4, ognuna in direzione di un punto cardinale, eliminando così le arterie improduttive come la Voltri – Gravellone Toce e la Catania – Villasmundo. Per aiutare gli automobilisti vi saranno i “casellanti di sostegno” che forniranno preziose informazioni sbracciandosi in piedi sui guardrail dei principali svincoli.

Il trasporto ferroviario, invece, subirà una rivoluzione tecnologica senza precedenti: tutti treni costruiti prima del 1979 saranno dotati di lavagne elettroniche touch screen su entrambi i lati dei vagoni per permettere ai pendolari di scrivere insulti e contumelie senza più vernici spray. Anche pulci e zecche saranno sostituite da pulci e zecche elettroniche.

Le male lingue comuniste insinuano che la riforma sia la stessa della scuola, ma con le parole sostituite. Falso: ci sono molti più errori ortografici.

Anche Angelino Alfano, al Ministero delle Politiche Agricole per ritirare un salame milano, dono natalizio di Cossiga, è stato precettato per sostituire temporaneamente Zaia, in missione al largo delle coste siciliane nel tentativo di respingere l’invasione dei barconi di cozze cinesi: pericolosissime per l’elevato contenuto di sostanze tossiche, mettono a repentaglio la filiera italiana delle pregiatissime “Cozze di Porto Marghera”, note a livello mondiale per il retrogusto agrodolce che tanto le fa somigliare alle cozze cinesi.

Moderno capitano Achab, il buon Zaia allontana le navi a cannonate seguendo il rinomato “Protocollo Maroni”: le cozze sopravvissute devono essere trasferite ai CIE, interrogate dagli ufficiali di polizia e filmate dal TG1 mentre vengono espulse con ignominia.
Intanto Alfano, entrato agilmente nelle dinamiche di protezionismo del Made in Italy, ha da subito varato due importanti disegni di legge: la prima impone la sostituzione della dicitura “Data di scadenza” con “Data di Prescrizione” sulle confezioni degli alimentari; la seconda interrompe la prescrizione per tutto il periodo delle festività, mantenendo di fatto i prodotti freschi fino all’epifania. Si vocifera che nel decreto "Milledecreti" sarà inserita una proroga della disposizione, posticipando tutte le “Data di Prescrizione” fino al lunedì di pasqua; o almeno quelle delle mozzarelle di bufala, come richiesto dal sottosegretario Cosentino.

Scambio consenziente tra il ministro Tremonti e la Brambilla: il primo necessitava di un periodo di tranquillità nel meno ostile Ministero del Turismo, mentre la Brambilla desiderava uno stages formativo presso un dicastero più consono alle sue ambizioni politiche. Detto fatto. I due si sono reciprocamente messi all’opera per mantenere la linea del “Governo del fare”. Tremonti ha da subito varato lo “Scudo Vacanze”, un pacchetto di proposte turistiche allettanti per riportare gli stranieri indebitamente riparati nelle località estere. A tal fine il villeggiante che tornerà in Italia pagherà solo il 5% della tariffa ordinaria. Il restante 95% sarà a carico dei cittadini di Conegliano Veneto". In caso di diniego, i turisti stranieri saranno ricondotti a forza sul suolo italiano dalla Guardia di Finanza e costretti a passare il Capodanno a Viserbella, a mezza pensione, in compagnia dell’Orchestra di Raul Casadei.
Parallelamente continuerà la lotta senza quartiere ai Paradisi Tropicali, dove ogni anno trovano riparo orde di farabutti vacanzieri italiani. Questo afflusso che sottrae miliardi al sistema turistico del Belpaese deve finire!
Rio più bella di Napoli?

Le Seychelles migliori delle Tremiti?

Ancora per poco.

Tremonti smantellerà personalmente i Paradisi Tropicali cominciando da porti e stazioni e continuando con le bellezze naturali. Per dare il buon esempio, nella conferenza stampa di fine anno il ministro si è fatto riprendere in eurovisione mentre defecava in una spiaggia delle Bahamas, a testimonianza che il “Governo del fare” fa.
Di contro la combattiva Michela Vittoria è volata in diversi stati per promuovere il “Pacchetto Italia” ai maggiori investitori del globo, per lo più organizzazioni criminali e mafie di varie nazionalità, che hanno aderito con piacere alla proposta di investire in un paese così disponibile e accogliente verso i lestofanti: facilità di evasione fiscale, impunità giudiziaria garantita, sistema politico farsesco, macchine sportive e tanta tanta fica.
Un vero Paradiso!

lunedì 26 ottobre 2009

Gli agenti atmosferici sono comunisti

“Gli agenti atmosferici sono comunisti, lo dice la parola stessa, Agenti di nazionalità Atmosferica, paese vicino alla Moldavia. Non permetteremo che questi sabotatori sovvertano il voto popolare, la volontà del popolo!” ha esordito il Premier all’incontro in Confindustria, garantendo agli industriali che il programma di governo non sarà minimamente ridimensionato dai tragici eventi che hanno colpito prima l’Abruzzo e recentemente Messina.
“Il Governo va avanti come un Eurostar in Basilicata, senza rotaie” e promette di realizzare tutte le grandi opere previste, specialmente quelle strategiche per il Sud Italia.

Il Ministro Matteoli ha garantito l’apertura del cantiere del Ponte sullo Stretto di Messina in tempi rapidissimi, previo apporto di alcune piccole variazioni al progetto: per evitare il pericolo di altre alluvioni e frane, l’intera popolazione di Messina e paesi limitrofi sarà trasferita sul primo pilone del ponte, dove vivrà in graziose villette in legno sospese su cavi d’acciaio a 80 metri d’altezza. Il giardino sarà pensile, come a Babilonia, e i nani da giardino funamboli, come a Babilonia, saranno donati da Bertolaso durante uno speciale in diretta di Porta a Porta coordinato dal Cirque Du Soleil. Anche il ritorno al nucleare non subirà nessuno stop: nel secondo pilone del Ponte sarà realizzata una centrale nucleare che alimenterà la città sul primo pilone. In caso di incidente alla centrale gli abitanti potranno comodamente salvarsi tuffandosi nelle refrigeranti acque dello Stretto. Risolto in fase preventiva il problema rifiuti radioattivi. I fusti di scorie tossiche saranno utilizzati come sgabelli al bancone dei bar più fashion di Messina, grazie anche alla capacità di auto illuminarsi di un scenografico color blu fluorescente.

Mai come adesso il Piano Casa del Governo si rivelerà un indispensabile strumento di sviluppo. Gli sfollati potranno aggiungere un 20% in più di macerie alla propria casa, oppure ricostruire ex novo il 35% della vecchia cubatura scegliendo se rimettere in piedi solo il bagno o solo la camera matrimoniale, ma con angolo cottura. In alternativa si potrà convertire le macerie con un peso equivalente di nani da giardino.

Sul fronte scolastico il Ministro Gelmini non farà sconti a nessuno e con una circolare ha ribadito l’obbligatorietà del minuto di silenzio quotidiano per i soldati morti a Kabul, da rispettare anche in caso di cataclisma naturale. Dopo la protesta delle associazioni dei genitori è stata emessa una seconda circolare esplicativa che accetta, in caso di incipiente crollo dell’edificio, di sostituirlo con un minuto di preghiera alla madonna. Anche lo sviluppo della dotazione tecnologica continuerà sulla linea della informatizzazione a tappe forzate: le lavagne elettroniche saranno appese in tutte le classi, anche se i muri sono crollati. Si potrà comodamente appoggiarla sul pavimento e in caso di mancata fornitura di energia sarà permesso scrivere sui cristalli liquidi con il gesso bianco, senza calcare troppo. I bidelli sfaticati saranno commissariati e sostituiti da ronde di bidelli di quartiere appositamente istruiti presso la caserma Duca degli Abruzzi a La Spezia e specializzati nella pulizia delle aule in condizioni estreme come inondazioni ed eruzioni vulcaniche. Ad alcuni bidelli selezionati sarà permesso maneggiare anche le scorie radioattive, purchè si lavino le mani prima e dopo, per evitare il contagio da influenza A.

Basta poi con le scene pubbliche di autocommiserazione: “sono deleterie per l’immagine dell’Italia nel mondo. Noi siamo il paese del sole e della gioia! I musi e i pianti sono da comunisti!” ha sentenziato Michela Vittoria Brambilla visitando le zone siciliane alluvionate. I paesi ricoperti di fango saranno presto riconvertiti a graziose località scavate nella roccia, tipo Sassi di Matera, che attireranno la curiosità dei turisti più ecocompatibili. Il Ministro del Turismo ha già contattato Mel Gibson per le riprese del suo nuovo spassosissimo film “Smiling Apocalypse” (in italiano “Accogli l’Apocalisse col sorriso e taci”). Grazie alla donazione della Provincia Autonoma di Bolzano, le colate di fango saranno dotate di cannoni per l’innevamento artificiale e impianti di risalita. Il Ministro Brambilla ha già annunciato il tutto esaurito per il Ponte dell’Immacolata (che, tra l’altro, pare sia il nome più quotato per il Ponte sullo Stretto, dato che sarà addobbato con un enorme stella cadente al neon e strenne natalizie tutto l’anno per ingraziarsi le sensibili gerarchie vaticane).

Non ancora appagata dai trionfali successi conseguiti dal suo ministero, Mara Carfagna ha deciso di lanciare la campagna di sensibilizzazione “Belle nel fango”, contro l’imbruttimento e la trasandatezza delle donne coinvolte da disastri naturali, totalmente fuori luogo con l’immagine dell’Italia capitale della moda. Grande successo ha riscosso la distribuzione gratuita di rossetti e mascara alle donne aquilane e gli stage di acconciatura tenuti da Manolo, il parrucchiere delle dive, sui cumuli di fango di Messina. La Protezione Civile denuncia forti ritardi nelle evacuazioni: le donne in abito da sera inciampano di continuo e i tacchi alti si rompono troppo spesso. Indignazione dal Ministro Carfagna che ribatte: “per le Pari Opportunità ci sarà l’obbligo dei tacchi a spillo anche per gli uomini”.

Per tranquillizzare il resto della popolazione momentaneamente non colpita da alcun cataclisma naturale, tutte i servizi meteo delle reti Rai e Mediaset favoriranno l’ottimismo dando previsioni di tempo bello e soleggiato su tutta la penisola.
Per altri 4 lunghissimi anni.


giovedì 15 ottobre 2009

Più Nobel che Intelligente


“ un nero che lotta per la pace è come un cinese che lotta contro il lavoro sommerso o un milanese che lotta contro l’evasione fiscale… Qualcosa non mi torna” ha confessato un Berlusconi perplesso al fido Bonaiuti, dopo l’inaspettata delusione per lo scippo del premio Nobel per la Pace. Sicuro di aver comprato i voti dei giurati erotomani, grazie ad un’abile mossa di Capezzone, che travestito da prete è riuscito a penetrare nella sede dell’Accademia Reale con un manipolo di escort in abiti monacali, non riesce a darsi pace, preoccupato dai nuovi attacchi dell’unica vera opposizione nel paese: i giornali stranieri (il direttore dell’edizione britannica di “Topolino” è il favorito alle primarie del PD, grazie alla pungente satira sul Premier italiano, ritratto come Paperon De Paperoni grasso, pelato e coi tacchi, protagonista di storie a fumetti come “Nonna Papera contro le zoccole baresi”, “Nonna Papera cucina con Clio Napolitano” e “Ciccio di Nonna Papera contro Mario Borghezio”).
Per riallacciare i fili di una liaison ormai deteriorata, il Cavaliere ha presentato a Strasburgo, per bocca dell’astuto Tajani, una proposta di riforma del prestigioso premio svedese, in direzione di un necessario svecchiamento dalla fumosa patina di bigottismo nordico che influenza le scelte dei giurati, ignorando assurdamente il peso specifico del genio italiano. Per facilitare l’impresa ai talenti del Belpaese, si propone di inserire nuove categorie, più fresche e sbarazzine, particolarmente indicate per sdrammatizzare l’attuale congiuntura economica.

Premio Nobel per la Figa

Berlusconi ha già presentato la propria candidatura autodefinendosi “promotore instancabile dell’unico vero motore della società italiana, contro ogni forma di oscurantismo di sinistra che vorrebbe negare la figa alle generazioni future. W la figa! W l’Italia!”. I bookmaker lo davano come il grande favorito, prima dell’entrata in scena di Hugh Hefner, Rocco Siffredi e Tinto Brass, con i quali pare abbia accettato un confronto in diretta televisiva con Rosy Bindi come mediatrice. La sua arma vincente potrebbe essere l’opuscolo “Una laida storia italiana” , che sarà presto distribuito a tutte le famiglie d’Europa, con il quale ripercorre quarant’anni da assoluto protagonista della figa in Italia, dagli esordi di Colpo Grosso (pare volesse candidarsi anche il quotatissimo Umberto Smaila, subito stoppato dall’entourage del Cavaliere) alle eccezionali prestazioni sessuali con la D’Addario.
Qualche mugugno dalle gerarchie vaticane, che tuttavia ironizzano “dopo tutto è l’altra metà del cielo”.

Premio Nobel per la sobrietà “Memorial Sandra Milo”

Aspra la competizione tra il premier e Flavio Briatore, che per rimarcare la propria leadership nel campo ha prontamente presentato una nuova linea di sobri accessori fashion, come l’occhio di vetro leopardato e l’arbre magique leccabile a forma di Gregoraci. Di contro Berlusconi non ha esitato a rivendicare il suo assoluto primato nella galanteria con i capi di stato stranieri e in un filmato apparso su YouTube si diverte amichevolmente in spassosi scherzi telefonici: da manuale del galateo la perfetta imitazione di Hitler in un vertice con Angela Merkel e il travestimento da Klu Klux Klan durante il summit con Obama.

Coppa Nobel dei campioni

Alla squadra di calcio con il maggior numero di Coppe dei Campioni sarà assegnato questo particolare riconoscimento alla diffusione della cultura sportiva nel mondo. Accoppiato con il Premio Nobel per la Figa, data la rilevanza pregante dei due aspetti nella società italiana, permetterà la sospensione di tutti i processi penali in corso, che saranno trasferiti d’ufficio ai presidenti delle squadre retrocesse in serie B (“i processi vanno fatti ai falliti, non ai vincenti come me!”)

Premio Nobel Economia e Fantasia

In questa disciplina assai affollata (si sono candidati tutti i concorrenti della Corrida), Berlusconi si presenta in coppia con il noto fantasista Giulio Tremonti secondo il noto schema di brainstorming “chi spara la cazzata più grossa?”. Due i pilastri fondamentali: il Lodo Pitagora, che sospende le dichiarazioni dei redditi di tutti i cittadini in possesso della sola quinta elementare e impone ai commercialisti di chiudere i bilanci facendo le divisioni in colonna, e lo Scudo Fiscale Dixan che permette il rientro dei capitali degli evasori previo lavaggio a 30°, programma delicati.
La Corte Costituzionale, su pressione della 4F dell’Istituto Tecnico Majorana di Viterbo, ha avviato il procedimento istruttorio per la valutazione di “assurdità totale” delle norme.

Premio Nobel al Pluralismo

Candidatura in tandem con Licio Gelli e Renato Mannheimer per il progetto del programma computerizzato “Gasparrisoft”, già applicato con soddisfazione da Rai e Mediaset. Il geniale software pianifica i palinsesti televisivi dei programmi di approfondimento e dei telegiornali e sceglie gli esponenti politici da invitare ad ogni trasmissione, accoppiando maggioranza ed opposizione secondo un innovativo algoritmo di compatibilità che agevola lo spettatore nella comprensione dei contenuti. Davanti alla giuria del Nobel, Berlusconi ha mostrato orgoglioso i risultati prodigiosi conseguiti dal software, applicato per l’occasione ad un esemplare adulto di italiano medio. Al termine di una settimana di visione ininterrotta della televisione italiana è stato chiesto alla cavia cosa avesse compreso della vicenda del Lodo Alfano. Riportiamo la trascrizione integrale:
“una coppia di gay, felici per la sfolgorante ripresa economica dell’Italia, hanno malmenato selvaggiamente il presidente Napolitano in un viale di Roma, il quale a sua volta ha chiesto 750 milioni di euro a Berlusconi come risarcimento per l’attentato alla caserma dei carabinieri e per la sospensione dei processi sulle sfilate milanesi. Mario Draghi e Paris Hilton sono stati fotografati sul Lago di Como mentre inauguravano una centrale nucleare e offendevano pesantemente Rosy Bindi, la quale, a Messina in provincia dell’Aquila, ha partecipato ai funerali di stato di 6 soldati morti a Kabul durante le proteste degli operai della Fiat, che, tra l’altro, non acquisterà Opel a causa di un giudizio contrario della Corte Costituzionale Internazionale dell’Aja del G8. Obama è abbronzato e Belen pure, ma ha le tette più grosse ed è contraria al Lodo Alfano”.

Albert Nobel, dalla tomba, ringrazia.




martedì 15 settembre 2009

L'isola del Famoso


Persino le bibbie della critica cinematografica come Variety e il Cahiers du Cinéma hanno dovuto capitolare di fronte all’inaspettata portata dell’evento cinematografico. La giuria della Mostra di Venezia si è rassegnata in un costernato imbarazzo di fronte all’impossibilità di giudicare un’opera filmica di tale portata. Un meta-film girato e ritrasmesso su televisione e carta stampata all’insaputa del Protagonista, una faraonica versione di “The Truman show” che al confronto “Quarto Potere” sembra “Fracchia la belva umana” ; la “Fiction infinita” dove gli studi cinematografici sono il mondo intero, le scenografie sono reali e gli attori entrano ed escono dalla finzione senza soluzione di continuità.
Ed è solo grazie ad una improvvida dichiarazione di uno degli attori secondari, tale Giampaolo Tarantini, che nel film interpreta un procacciatore di prostitute d’alto bordo, che oggi il mondo è venuto a conoscenza del più grande film fantapolitico della storia (che al confronto “Ben Hur” sembra “I Cesaroni”). Il Tarantini ha rivelato pubblicamente che le colleghe erano regolarmente remunerate per le loro prestazioni, in particolare alcune attrici scritturate dalla produzione per interpretare il ruolo delle escort, con l’intento di ravvivare l’andamento un po’ sopito della trama . Al che il Protagonista Silvio “Truman” Berlusconi , graniticamente convinto che le donne siano capitolate alla sue avances solo grazie alla sua instancabile potenza amatoria, si è insospettito; il pericolo che l’intera copertura saltasse è stato così reale da necessitare un pronto intervento dell’insospettabile ed evanescente Gianni Letta, qui alla sua opera prima come regista-ombra.
Rientrata l’emergenza, il regista ha dovuto rivelare sotto il fuoco incrociato della stampa internazionale i particolari della sua grandiosa opera “in progress” , presentando a pubblico e critica il materiale finora girato.

Trama

Un piccolo e molesto imprenditore milanese, grazie a tre reti televisive e ad alcune amicizie poco trasparenti, diventa a più riprese il capo di governo di un paese europeo di pura fantasia (che ricorda vagamente una versione folkloristica dell’Italia, ma più cafona, arrogante, arretrata e provinciale). Dopo anni di ininterrotte, surreali ed esilaranti gag politiche e personali, (chiamate dal Protagonista “successi” ) il suo potere egemone e totalitario viene messo in pericolo da 10 semplici domande di un quotidiano e da una scafata escort di professione. I più raffinati cinefili lo hanno definito “ una miscela riuscitissima tra la comicità alleniana del Dittatore dello stato libero di Bananas e la disperazione post-atomica del Pianeta delle Scimmie” . Il giudizio unanime del pubblico è stato “me cojoni!” .

Durata

Ufficialmente la messinscena è iniziata ad aprile 2008, ma secondo numerosi beninformati sarebbe iniziata da 15 anni, fatto che la porrebbe in seria concorrenza con le più fortunate soap opera di sempre: nei giorni scorsi si sono avuti contatti serratissimi tra Letta e i produttori di Beautiful e Sentieri, fortemente interessati a rilevare i diritti dell’avvincente sceneggiatura fatta di festini, sesso, potere, denaro, complotti, cioè tutti gli ingredienti della tipica sit com familiare americana. Alla risposta di Letta che lo show è basato su un canovaccio rubato al Bagaglino e per il resto è frutto dell’innato spirito di improvvisazione dell’ignaro Protagonista, gli scafati produttori hanno felicemente ripiegato scritturando Mara Carfagna (che nel film interpreta il Ministro delle Pari Opportunità, ma in realtà si chiama Maria Rosaria e fa la valletta di terza categoria in televisione) per il remake soft porno di “Un medico in famiglia” .
Indefinita la data di fine lavorazione della pellicola: il termine ultimo dovrebbe coincidere con il limite biologico del Protagonista, ma si attendono speranzosi gli ultimi sviluppi della scienza medica e dell’animazione digitale (I personaggi di fantasia come Nonna Papera non muoiono mai, giusto?).

Cast tecnico

Trucco e costumi sono minimi, in quanto il Protagonista provvede già da sé. Maggiore è stato l’impegno finanziario necessario a ricostruire le bizzarre scenografie e le esotiche location. Scartata l’ipotesi di far vivere il finto Premier dentro una base spaziale orbitante, gli scenografi hanno optato per la pacchiana megalomania di una assurda residenza estiva, chiamata pomposamente Villa Certosa, degna del capo della Spectre: vulcani spenti, passaggi segreti, vasche con gli squali, reperti archeologici, mignotte. Al momento il protagonista non si è ancora accorto che le facciate sono di cartapesta sorretta da impalcature di metallo. Al termine della produzione la gigantesca opera posticcia sarà riconvertita in un outlet.
Degni di nota i prodigiosi effetti speciali che permetteranno di ricostruire digitalmente il centro storico dell’Aquila e migliaia di graziosi chalet per gli sfollati con gerani, nani da giardino e piscina: in uno dei momenti più struggenti della pellicola, il Protagonista in lacrime si congratulerà a reti riunificate con i volontari della Protezione Civile e con tutte le Forze dell’Ordine per il sovraumano impegno profuso. Degni di nota saranno anche i numerosi uomini della security che impediranno agli abruzzesi di distruggere il set, una volta accortisi della faraonica sòla.

Cast artistico

Lo sbarco al Lido tra due ali di fotografi e ammiratori in visibilio ha decretato la definitiva consacrazione delle due protagoniste femminili, Noemi Letizia e Patrizia D’Addario, nel rispettivo ruolo della maliziosa Lolita e della intraprendente mercenaria del sesso (nella vita reale la prima è l’autista di Craxi, la seconda una intraprendente mercenaria del sesso).
Criticato invece dai cinefili più snob, il cast che interpreta il governo è stato giudicato troppo caricaturale anche per un film tragicomico come questo. Alcuni caratteristi, come Renato Brunetta, sembrano presi di peso dal più sgangherato dei circhi equestri.
Possibile nomination agli oscar per l’attore che interpreta l’Onorevole Maurizio Gasparri, giudicato uno dei personaggi più geniali dell’anno, una sorta di Forrest Gump all’amatriciana, un ragazzo minidotato che grazie alla forza di volontà, all’impegno e alla tenacia diventa prima Ministro e poi portavoce del governo. Memorabile la scena in cui Gasparri, spinto solo dalla forza del riscatto sociale, riesce ad apporre sotto dettatura la sua firma sulla Legge Quadro delle Telecomunicazioni (data la difficoltà, pare che si siano avvalsi di una controfigura).
Plauso unanime dalle critica per tutto il cast che interpreta la fantomatica fazione politica chiamata “Lega Nord” , un manipolo di pazzi trogloditi ossessionati dagli uomini di colore. A detta del responsabile del casting, tale Giulio Tremonti (l’attore, che nel film interpreta con eccezionale bravura un folle e stralunato Ministro dell’Economia, ha confessato al mensile Ciak di aver creato il suo personaggio mescolando Willy Wonka e il Cappellaio Matto), la selezione è stata durissima: sono stati scelti attori professionisti (Roberto Maroni, Roberto Castelli,…) e personaggi presi dalla strada (degni di nota i bravissimi Borghezio, Calderoli, Salvini e Bricolo), paragonabili per patos ai “Ragazzi di Vita” di Pasolini e degni di uno scalcagnato freak show alla Ciprì e Maresco. Con grande sforzo di coordinamento produttivo, per la presenza di migliaia di comparse in costume, la scena epica della adunata celtica a Pontida è stato giudicata come una delle migliori scene di massa di sempre, alla pari con “Gandhi” e “I dieci comandamenti” . I più acuti hanno notato la presenza di una giovane promessa del rinato cinema italiano, Renzo Bossi, nel ruolo dello spavaldo e semi-analfabeta figlio del Ministro dei Rapporti col Parlamento, a sua volta interpretato da un Umberto Bossi in stato di grazia (“per metà guitto da commedia popolare e per metà menomato decadente alla Brando in Apocalypse Now”, Vanity Fair).

Scene cult

Tra le scene cult entrate direttamente nell’immaginario collettivo citiamo:
- mentre i carri armati sovietici si apprestano ad oltrepassare il confine dell’Abkhazia, Berlusconi interviene in extremis con un colloquio telefonico congiunto Putin-Saakašvili e scongiura una guerra nucleare imponendo la pace nel Caucaso (le voci al telefono sono di due noti doppiatori moscoviti);
- nel pieno della tempesta economica scatenata dal fallimento della Lehman Brothers, la fredda lucidità di Berlusconi si impone come autorevole faro della politica finanziaria globale. Al termine di un intenso colloquio, George W. Bush (interpretato da un validissimo Christian De Sica) si lascia convincere e, sotto gli occhi orgogliosi di Berlusconi, ordina l’immediato stanziamento di fantastilioni di dollari di aiuti alle banche;
- in preda ad un delirio di onnipotenza, degno di Al Pacino in Scarface, Berlusconi rilascia una serie di conferenze stampa allucinanti dove decanta i successi del suo Governo accompagnandoli con deliranti sondaggi di gradimento (68,4%), attaccando giornali comunisti e raccontando barzellette sconce. Con la stessa grazia surreale di un film di Charlot, la platea di giornalisti approva silenziosa.

Epilogo

Al termine della proiezione pare che la maggior parte dei presenti si sia guardata vicendevolmente in un silenzio irreale, attanagliata da una leggera, sopita ed inafferrabile sensazione di deja vù.

venerdì 28 agosto 2009

Un touch screen ci salverà


Dopo l’incredibile successo sul mercato del nuovo cellulare LG “islam friendly” dotato di bussola per la direzione della mecca, allarme sonoro per l’orario di preghiera e altre amenità teo-tecnologiche, si fanno avanti con insistenza le richieste delle altre istituzioni ecclesiastiche, preoccupate di perdere il treno della tecnologia come mezzo estremo per rianimare la fede sopita degli edonisti occidentali. A seguito di una breve conversazione telefonica tra Papa Ratzinger e Megan Gale sono già pronte una serie di nuove favolose proposte telefoniche a sfondo religioso che si prefiggono di unire in armonia il sacro col profano.



Tariffa Wind Confession Free 190

Per avere sempre la coscienza in ordine, Wind propone una vantaggiosissima tariffa: 200 SMS al giorno gratis verso il numero del Vescovo della diocesi di appartenenza e chiamate gratis illimitate verso il numero del parroco di paese. Confessioni e assoluzioni telefoniche sono già diventate un must nei piccoli borghi del Centro e Sud Italia, con il piccolo inconveniente di ritrovarsi gli anziani col telefonino in mano inginocchiati sul marciapiede o al supermercato a recitare le Ave Maria. Campagna di lancio affidata come al solito agli spassosissimi Aldo, Giovanni e Giacomo, i quali, travestiti da chierichetti, imbastiscono le loro esilaranti gag comiche con una severa madre superiora, interpretata da Patrizia D’Addario. Nel primo spot una buccia di banana, posizionata furtivamente dal divertente trio, provoca la clownesca caduta della procace religiosa sulla soglia parrocchiale, la quale commenterebbe l’accaduto con la spiritosissima battuta “ma che scherzi da prete!” . Risate a crepapelle garantite.


Nokia CL
Presentato alla stampa al recente Meeting di Rimini, lo straordinario Nokia Comunione e Liberazione promette di spopolare tra i giovani cattolici, conciliando le esigenze della socialità moderna con i precetti della Chiesa Cattolica. Approvato dal segretario Bertone (che ne possiede un modello esclusivo a forma di ostia: sottile, leggero e che si può tenere sotto la lingua), l’innovativo cellulare permette la misura della temperatura basale ed è impostato per il calcolo statistico della fecondità con metodo Ogino-Knauss, test di gravidanza istantaneo incluso. La dotazione comprende anche una vasta libreria di suonerie (la più gettonata pare sia il rap dei Gemelli Omozigoti “Il signore è grande, il signore è buono”) e di sfondi (la più gettonata pare sia quella di Lorena Bianchetti che fa la spaccata), oltre all’utilissima funzione “Madre sempre verde” che conta automaticamente le palline del rosario ad ogni giro di 10 Ave Maria dei Misteri Gaudiosi (?).


Samsung Bisanzio
L’ultimo eccezionale prodotto telefonico della casa coreana ha i tasti alfanumerici realizzati in mosaico di Ravenna, profuma di incenso e ha una lunga barba bianca posticcia al posto della batteria. Disponibile nei colori Oro Icona di San Gregorio, Verde Hermitage o Nero Tripudio Baltico, è il preferito dal patriarca russo Kirill. Prezzo abbordabile per venire incontro alla indigente popolazione rurale, può essere impreziosito da una serie di sobri accessori molto in voga tra gli oligarchi sovietici. Roman Abramovich lo tiene appeso ad un rosario di madreperla e pelliccia di martora che gli permette di ondeggiare al collo e spargere fetore di incenso come un turibolo in parrocchia, mentre Oleg Deripaska possiede il modello “San Basilio” con casse da 1000W e suoneria che riproduce il rintocco delle campane della celebre cattedrale moscovita, con la medesima potenza sonora. Più austera la tennista Sharapova: il suo cellulare è incastonato in un ostensorio in oro e smeraldi e tenuto in equilibrio sulla testa per migliorare il portamento. Grazie ai potentissimi led allo xenon, l’effetto “globo di luce mistico” è assicurato.


Apple Eternal Sunshine
La casa di Cupertino ha pensato principalmente al mercato interno inserendo nella gamma un modello tagliato su misura per gli esuberanti cristiani d’oltreoceano. Meno bigio della versione europea, il telefonino di Steve Jobs permette di interagire con gli ologrammi cartoonizzati dei personaggi biblici a grandezza naturale, imparando vita e opera divertendosi. Già gettonatissima l’opzione che permette di duettare “I got rhythm” di Gershwin insieme al Gesù Cristo disegnato dalla Pixar. Pare comunque che la maggior parte dei clienti lo usi come fermacarte.


Abbonamento Tim Lefebvre Tutto Compreso
Dopo il pagamento del canone, ad ogni tentativo di chiamata una voce preregistrata nega l’esistenza del tuo telefonino e della rete telefonica in genere, riattaccando con una sonora pernacchia.

Per atei, agnostici e menefreghisti in genere le proposte ideologizzate non mancano: virilissimo il Motorola Little Black Face, disponibile con telaio in acciaio inox nell’unica tonalità “Nero Littorio” e sagomato a forma di tirapugni, audace il Sony Ericsson Padanian Dream con dizionario di insulti ai neri in 200 dialetti veneti diversi e potentissimo radiofaro per deviare le rotte dei barconi verso Malta, entusiasmante il Nokia Gay Predator dotato di rilevatore di omosessuali e fiocina.
Interessanti incentivi governativi per chi acquista tutti e tre i telefoni insieme.




martedì 16 giugno 2009

Tutto Saya e Chiesa


“Sono solo calunnie! Sul cappello non sarà applicata nessuna aquila, ma un innocente baccaccia uncinata, e sul braccio non c’è nessun sole nero: è un simbolo maori che riproduce la dea della fertilità. E poi, scusate, ma innegabilmente la cravatta nera sta bene su tutto!”

Così ribatte il fondatore del nuovo Msi Gaetano Saya, alle accuse mosse dai soliti pretestuosi giornali di sinistra, inquietati dalla presentazione della nuova Guardia Nazionale Italiana, la “ronda nera” che si contenderà con le “guardie padane” fino all’ultimo extracomunitario in circolazione.
I primi a farne le spese sono stati un gruppo di ingegneri cingalesi dispersi nel perimetro della Fiera di Milano e fermati a turno da una ronda verde e nera: la prima, composta da pensionati bergamaschi, non è riuscita a comunicare con il centralino dei carabinieri, a causa del reale handicap di parlare esclusivamente in dialetto bergamasco strettissimo, molto simile al suono onomatopeico della polenta in ebollizione. I secondi, un manipolo di liceali brufolosi, dopo essersi intrattenuta per un buon quarto d’ora in una sfida tra saluti romani e gesti di padana virilità con i colleghi leghisti, ha segnalato alle forze dell’ordine la sospetta presenza di un gruppo di immigrati provenienti dal cingana, ottenendo una sonora pernecchia dalla centralinista sarda seguita da un’indolente bossa nova di attesa che li ha tenuti occupati fino alla fine del turno.

Ma la sfida al primato della sicurezza si colora di nuove inaspettate tinte, tanto da costringere la Benetton ad ampliare la gamma cromatica delle camicie in vendita.

Camicie rosse
Sono la risposta della sinistra antagonista allo tradizione squadristica destroide e si prefiggono l’obiettivo di proteggere i cittadini immigrati dalla ferocia dei pensionati e dei cassintegrati. Nati in un momento di slancio di avanguardia futurista dei tre leader Ferrero-Vendola-Diliberto, rivendicano l’unità d’intenti del comunismo all’italiana, senza però rinunciare alla dialettica e al dibattito interno fine a stesso, glorioso passatempo entrato di diritto nella hall of fame dei giochi da tavolo, insieme al monopoli e alla morra cinese. Durante la loro prima uscita nei dintorni di Prato, intorno alle 21, la “Pattuglia Arcobaleno” si è dapprima soffermata sulle modalità di formazione (i duri e puri sostenitori della fila indiana, i vendoliani per le coppie mano nella mano modello scuole primarie, mentre Diliberto consilgiava caldamente il modello “branco di lupi”) giungendo poi all’inevitabile dolorosa decisione di una scissione. Verso le 23 si contavano 37 squadre Arcobaleno, di cui 5 già disperse, ognuna delle quali rivendicava il primato di rappresentanza comunista della nutrita comunità cinese, la quale, di tutta risposta, si difendeva con reiterati lanci di nuvole di gamberi e grappe di rose.

Camicie azzurre a pois
A causa della crisi, migliaia di broker mediolanum e centinaia di giovani imprenditori finiti sul lastrico grazie agli investimenti proposti dagli stessi broker mediolanum, si sono uniti contro il pericolo comunista alle porte dei confini italiani. Come noto, l’orda di badanti dell’est europeo continua a irretire gli arzilli anziani italiani, costringendoli a votare il PD e impedendo al Pdl di superare la fatidica soglia del 45 %, risultato che permetterebbe a tutti gli iscritti il raddoppio dei bollini e la tanto bramata conquista di uno dei fantastici premi messi in palio dal premier in persona, tra cui: una festa di compleanno in un ristorante a scelta di Casoria, con servizio fotografico ritoccato da Alfonso Signorini, una raccolta di lascivi filmini pornografici amatoriali con protagonista Veronica Lario e Massimo Cacciari, una trasferta gratuita casa-lavoro su un aereo di stato, un cucù a scelta ad uno dei numerosi capi di stato al G8 dell’Aquila.

Senza camicie
Cappeggiati da Fabrizio Corona, le squadre di “senza camicie” permettono di riciclare migliaia di ex tronisti disoccupati, evitando così un rovinoso bagno di sangue negli affollatissimi casting delle reti Mediaset. Completamente depilati e cosparsi con il solito olio di fegato di merluzzo, indispensabile per donare quell’allure macho e languido allo stesso tempo, pare siano il miglior deterrente per la piccola criminalità. L’olezzo insopportabile che li anticipa a kilometri di distanza, unito all’incedere scomposto e scoordinato che nelle loro intenzioni dovrebbe conferirgli un’immagine da copertina patinata, ma che agli occhi dei più li fa sembrare solo paraplegici, allontana le cattive intenzioni anche dei malcapitati più determinati.

Camicie velate
Come per i “senza camicie” , la loro formazione è stata caldamente favorita dalla Procura Generale per un’esigenza di ordine pubblico: al termine della stagione televisiva, migliaia di giovani ragazze ambiziose e arroganti si ritrovano senza la loro dose quortidiana di battibecchi, insulti e polemiche, diventando più pericolose di un gruppo di eroinomani nel deserto. Secondo le stime del Viminale, la lotta alla criminalità sarebbe un espediente sufficiente per sfogare la naturale aggressività delle giovani sgallettate, tuttavia, pare che alla prima uscita siano state avvistate contendersi un immigrato clandestino nigeriano, assunto immediatamente a tronista della situazione e costretto coercitivamente a corteggiare ognuna delle ragazze cantando una canzone neomelodica napoletana a testa.

Camicie blu
Sono squadre composte da cassintegrati della Fiat che si occupano principalmente della sicurezza del parco auto delle maggiori città italiane. A gruppi di 4, procedono serrati nei parcheggi pubblici eseguendo gratuitamente tagliandi completi, cambio filtri e sostituzione pneumatici. Essendo le uniche ronde utili alla società, sono stati prontamente repressi nella violenza da un editto del Ministro Maroni, scomunicati dal Papa e osteggiati dall’opinione pubblica perché le loro divise sono sporche d’olio.

venerdì 8 maggio 2009

Sodoma e Gomorra


Perchè mai la magistratura italiana non distoglie il suo arcigno sguardo bolscevico sulle trascurabili vicende economico-politiche del Presidente del Consiglio e non si concentra sul caso criminale più importante dai tempi dell'inchiesta Telekom Serbia?
Perchè mai quella categoria di minorati mentali non focalizza i suoi sforzi nella ricerca del colpevole?
Perchè un colpevole ci deve pur essere! Qualcuno deve aver architettato il diabolico complotto che condurrà il Premier dall'avvocato divorzista. Deve esserci una spiegazione razionale per cui “l'uomo che non deve chiedere mai” si è ridotto a chiedere.
Un'informativa congiunta di Interpol, Mossad, MI6 e Libero sta cercando di far luce sull'oscura vicenda, seguendo diversi filoni di indagini.


Filone marxista-leninista

È ad oggi la pista più accreditata. Pare, infatti, che la “signora” abbia pubblicamente manifestato inclinazioni filo-comuniste di tale entità da far accrescere le preoccupazioni di una deriva estremista: recentemente è stata avvistata alla consueta riunione Tapperware del giovedì con lo stesso abito della settimana precedente, provocando lo sconcerto tra le signore presenti.
Solo il pronto intervento di una ronda padana ha evitato il linciaggio ipnotizzando le facoltose carnefici con il ritornello della sigla di Beautiful.
I sospetti sono stati confermati dalle confessioni a Libero di due ex filippini di servizio a Macherio: “la signora” gira per casa a piedi nudi, mangia regolarmente il tonno in scatola, possiede un maglione peruviano infeltrito e da giovane guidava una R4 rossa. Pare anche che loschi intellettuali e sudici sindacalisti la costringano a rituali esoterici nei quali vengono richiamati dall’aldilà noti esponenti dei partiti comunisti estinti: nelle notti di luna piena è solito aggirarsi per i corridoi della villa il fantasma di Cossutta, in assetto antisommossa e col berretto da rivoluzionario cubano; più rare le apparizioni di Occhetto e Pecoraro Scanio vestito da pastore maremmano. Avvistato molto più di frequente il fantasma di Massimo Cacciari.


Filone libanese

Fonti autorevoli (il titolare di una kebabberia in Corso Buenos Aires intervistato da Libero) indicano nella “signora” il punto di congiunzione tra terrorismo islamico e pret a porter milanese.
Pare,infatti, che la raccolta di abiti usati nel quadrilatero della moda sia una delle principali fonti di finanziamento degli hezbollah libanesi.
La pista ha guadagnato parecchia credibilità dopo che un video apparso su YouTube mostrava l'addestramento di un estremista kamikaze in pantaloni leopardati Dolce & Gabbana; i più attenti, tuttavia, hanno notato nel volto del soldato una certa somiglianza a Vittorio Feltri, mentre il campo militare sembrerebbe molto simile al sottoscala della redazione di Libero.


Filone tronisti

Fonti autorevoli (un appunto anonimo su un pezzo di carta racccolto da Vittori Feltri sul marciapiede di Piazza San Babila) rivelano i retroscena delle bollenti vicende erotiche tra la lasciva “signora” e i tronisti di Maria De Filippi.
Pare che in cambio di ripetute prestazioni sessuali, “la signora” stia spianando la strada al “Sindacato Tronisti uniti” per la conquista di Mediaset.
Ai palestrati giovanotti sarebbero già stati promessi i posti chiave del nuovo assetto azionario post divorzio: Costantino sostituirà Santi Licheri come giudice a Forum, emettendo le sentenze durante uno striptease a ritmo di musica tecno, mentre Daniele Interrante garantirà la continuità editoriale presentando i Bellissimi di Rete 4 con lo stesso abito da sera che rese celebre Emanuela Folliero.


Filone camorristico

Secondo fonti autorevoli ( tale Gennaro Colasuonno, sosia ufficiale di Mariano Apicella, durante una conversazione al bar raccolta casualmente dal vicedirettore di Libero Paragone) i Casalesi in combutta con Roberto Saviano avrebbero convinto la “signora” al divorzio in cambio di una parte da protagonista nel film tratto dal nuovo libro dello stesso Saviano: “Sodoma”, racconto di vita di un’ avvenente diciottenne (la Lario) che durante la sua festa di compleanno si invaghisce di un fascinoso, ma tarchiato, boss della camorra (Nino D’Angelo).
La perfida moglie (Cher) si oppone al coronamento di questo amore impossibile, fino al culmine della struggente scene finale ambientata al termovalorizzatore di Acerra.
Con il primo travolgente blockbuster “Made in Casal di Principe” la “signora” spera di coronare il sogno adolescenziale, recondito ma mai sopito, di conquistare un Oscar alla carriera e sposare Woody Allen.


Filone meteo-astrologico

Secondo fonti autorevoli (il noto astrologo Branko, presentatosi spontaneamente alla redazione di Libero, minacciando sortilegi se non ascoltato) la compresenza simultanea di diversi fattori quali bassa pressione atmosferica, allineamento Marte-Venere ed estrazione dell'ambo 14-54 sulla ruota di Venezia, hanno causato una nefasta influenza sulle plagiabili menti femminili, tale da spingere la “signora” verso un irrefrenabile impulso al divorzio, nella speranza che le condizioni cosmiche ottimali facciano sparire la cellulite.


Filone Tafazzi

Secondo fonti deprecabili (l’avvocato di Veronica Lario in un'intervista pubblicata su tutte le testate giornalistiche, tranne Libero) il motivo del divorzio pare sia da imputare al fatto che la “signora”, dopo anni di puro autolesionismo, ha capito che suo marito è un micidiale tritacoglioni.

lunedì 4 maggio 2009

Una bistecca ci seppellirà


Piccola Nota: rimanete sintonizzati perchè tra poco uscirà il nuovo video della mitica saga del povero Frankie (quello nato l'anno scorso, non quello di quest'anno...)

Il Presidente del Consiglio è perplesso
: come ha fatto a finire sulla bocca di Obama uno come Marchionne?

Non urla, non sbraita, non fa corna e pernacchie. Ride poco e non è simpatico.
Non racconta nemmeno una barzelletta nei consigli d’amministrazione.
Agli incontri internazionali non si comporta come un pedante animatore turistico chiedendo in continuazione ai convitati se vogliono giocare con lui.
Non ha una villa in Sardegna e pare non la desideri neppure. Non si veste come un gangster butterato degli anni 30. Non insidia le ragazzine pensando di avere ancora vent’anni.
Insomma, non è italiano.
Perplessità raddoppiate da quando un usciere di Palazzo Chigi ha riferito a Berlusconi che Marchionne è Amministratore delegato della Fiat, azienda di cui ignorava l’esistenza, sia perché ignorava l’esistenza di Torino (di solito si addormenta durante le trasferte e non sa mai dove lo portano), sia a causa di un bieco stratagemma tecnologico dei costruttori teutonici per il quale dall’interno della sua Audi A8 blindata, si vedono tutte le auto marchiate Audi e tutte le indicazioni scritte in tedesco.

Durante il consiglio dei ministri, riunito prontamente per decidere come attribuire al governo il merito dell’accordo Fiat-Chrysler, Gianni Letta ha convinto faticosamente il premier che l’Audi non è la sola casa automobilistica al mondo, ma che vi sono decine di costruttori, tra cui anche italiani, in concorrenza fra loro.

Dopo aver chiarito al premier il significato della parola concorrenza (pensava fosse il sinonimo di lotteria) , in pochi minuti è stato approntato un pacchetto stampa da girare ai telegiornali nazionali per la pronta messa in onda:

“il Presidente Berlusconi si dice profondamente soddisfatto per il risultato della trattativa condotta in prima persona con il Presidente Obama, raggiunta grazie all’esperienza del suo passato di operaio sulle linee di Mirafiori (si veda in allegato 1 la foto di Berlusconi e Confalonieri che cantano al montaggio portiere della Ritmo) e ai suoi numerosi trascorsi agonistici che da giovane lo hanno visto trionfare nei circuiti di tutto il mondo (si veda in allegato 2 la foto del Montecarlo 1982 con Berlusconi a bordo della Ferrari sponsorizzata Canale 5 e Confalonieri impegnato nel cambio gomme del pit stop insieme a Ranieri di Monaco, Grace Kelly e al pupazzo Rockfeller). Il Premier incoraggia tutti gli italiani a seguire il suo esempio e acquistare autovetture italiane per favorire l’industria italiana e la grandezza italiana per la gioia dell’italianità tutta (si veda in allegato 3 il premier a fianco della sua flotta di Fiat A8) . In onore dell’accordo, il G8 si terrà dentro una Panda.”


A Berlusconi rimangono tuttavia alcuni punti piuttosto nebulosi:
come fa un V8 5000cc ad entrare nel cofano di una Punto?
Le 500 per gli USA saranno vendute con le corna di bue sul cofano e gli interni in cavallino?
Se arrivi al McDrive con una Panda riesci a raggiungere la cassiera?

Al termine del consiglio, è stata istituita una task force composta dal geniale duo Capezzone-Gasparri con il compito di trovare un accordo industriale Italia-America che oscuri mediaticamente quello della Fiat e ristabilisca la giusta prospettiva per cui dalla crisi se ne esce facendo finta di niente o, al massimo, rispondendo evasivamente con affermazioni diversive (esemplare Tremonti da Lucia Annunziata che alla domanda “la crisi si combatte con il debito pubblico?” ha risposto “no grazie. Devo fare pipi”).


Dopo un concitato giro di telefonate tra Governo Italiano e Americano (senza interprete), il Ministro Sacconi ha potuto annunciare i brillanti risultati dell’esecutivo: stretto l’accordo CAI- Aeroporti dell’Arkansas che permetteranno di riassorbire parte degli esuberi Alitalia nei piccoli scali americani dispersi nelle praterie. Grazie all’appoggio dei sindacati, il personale di terra godrà dei normali benefici dei dipendenti italiani e sarà accompagnato ogni mattina sul posto di lavoro da un bus navetta Fiumicino-Little Rock, e ritorno in serata. All’autista sarà pagata la trasferta. Ogni 300 Miglia Alitalia i frequent flyer avranno in omaggio una bistecca di bisonte e un copricapo Sioux in vinilpelle.


Lo straordinario accordo Mediaset-ABC potrà invece integrare lo sconfinato patrimonio di know how televisivo delle due grandi emittenti private. In particolare Mediaset porterà in dote la sua decennale esperienza nelle televendite: Giorgio Mastrota, Marco Predolin e Patrizia Rossetti terranno un corso avanzato di tecnica della televendita a tutti i presentatori della ABC, con possibilità di seguire i prestigiosi master “Pentole e cyclette”, “Materassi in lattice” e “Coltelli del cuoco Tony”.
Mediaset ritrasmetterà in diretta via satellite tutti i suoi prestigiosi programmi televisivi, con l’esclusione di “Forum”, in quanto la versione americana “Class Action” è giudicata di maggiore impatto: gli imputati sono minimo 200 e solitamente si menano.


Per permettere una maggiore comprensione del pubblico yankee, tutti i conduttori indosseranno un cappello da cowboy e adotteranno un accattivante slang italo-americano, copiato spudoratamente da Heather Parisi e intervallato da pollici alzati e strizzatine d’occhio.
Date le evidenti difficoltà linguistiche, i concorrenti del grande fratello saranno doppiati dai comici del Bagaglino, al fine di evitare che i loro suoni gutturali siano erroneamente scambiati per un documentario sugli australopitechi.


giovedì 26 marzo 2009

La mia casa suona il rock


Occhi puntati sul piano casa. Messo alle strette dai veti incrociati di sovrintendenze, giunte comunali e produttori di infissi, Silvio Berlusconi è intervenuto in extremis per salvare la faccia del governo dall’ennesimo pasticcio dei suoi solerti collaboratori: l’inossidabile coppia Gasparri –Capezzone, infatti, interpretando alla lettera le parole “Piano casa” , si era immediatamente attivata per prenotare decine di migliaia di pianoforti Steinway da distribuire a tutti gli italiani insieme al nuovo e preziosissimo Dollaro-Convertitore (molto utile per speculare sulla valuta statunitense e permettere ai numerosi anziani risparmiatori di comprarsi una compagnia di assicurazioni o una merchant bank a prezzi di realizzo; la bocciofila di Lodi ha già preso possesso della sua nuova sede, un grattacielo su Madison Avenue, cospargendo di sabbia tutti e 83 i piani e mettendo le sedie di paglia fuori dall’ingresso principale, trascorrendo le giornate a commentare i passanti newyorkesi).
Dato che il costo dell’operazione sarà coperto dalle risorse dei tagli alla scuola, il Premier ha escogitato un diabolico piano mediatico per ribaltare a suo favore le sorti della tragica campagna acquisti. Ad ogni maestro unico verrà dato in dotazione uno dei favolosi pianoforti a coda, molto utile per rimuovere quella fastidiosa patina di grigio accademico-bolscevico che attanaglia atavicamente gli insegnanti della scuola pubblica. Dopo un veloce corso d’aggiornamento tenuto da Jerry Calà, tutti i docenti accompagneranno l’insegnamento con spensierati ritornelli, da “Guarda come dondolo” e “Crocodile Rock” . Le signore, invece, potranno illustrare le lezioni sdraiate sul pianoforte con abito e guanti lunghi alla Gilda, accompagnate da un pianista di colore in frack fornito gratuitamente dal Centro di Identificazione ed Espulsione più vicino.
Il risultato: sondaggi che danno il governo ad un gradimento del 110%, grazie anche alle adesioni delle madri francesi e tedesche che hanno richiesto l’iscrizione dei propri figli alla scuola pubblica italiana. Sul versante prettamente edilizio, scartato l’emendamento dei lefebvriani che permette in caso di controllo della polizia giudiziaria di negare l’evidenza di ampliamento abusivo.
Accantonato anche
il lodo Madoff, che avrebbe imposto ai costruttori di rivendere lo stesso appartamento ad un minimo di 3 famiglie diverse.
Niente di tutto ciò.

Il Piano casa è incentrato su misure rigide e pragmatiche, orientate allo sviluppo economico e alla tutela del territorio.
In deroga al Piano Regolatore sarà permesso un ampliamento del 20% lungo qualsiasi direttrice spaziale fino ad un massimo di 10 cm dai muri del vicino, oppure l’acquisto di un 20% di una casa altrui a scelta. Nel caso si tratti di anziani la compravendita potrà essere conclusa pagando al pensionato un corrispettivo in bollini Esselunga e garantendogli comunque alimentazione e idratazione fino a due anni dopo il decesso.
Nel caso l’ampliamento interessi il bagno del vicino, è fatto obbligo all’acquirente di chiudere sempre la porta e tirare l’acqua.
Confermata a larga maggioranza la clausola imposta dal Carroccio che prevede che le case possedute da extracomunitari regolari possano essere ampliate solo con mattoni cotti al sole, paglia e giunchi. Deroga per le tende Gheddafi-style, che i trendsetter indicano già come il must dell’Estate delle Libertà 2009.
Dopo un lungo braccio di ferro con le associazioni ambientaliste, sarà concessa la demolizione e ricostruzione con aumento di cubatura del 30% solo se il nuovo edificio verrà realizzato in marzapane e divorato durante l’annuale sagra paesana da uno stormo di voraci bambini obesi. In alternativa la struttura dovrà rispettare i canoni estetici definiti dall’apposita commissione presieduta dall’onorevole Fefè Garganullo, palazzinaro partenopeo famoso per le sue ardite costruzioni sparse per il Belpaese ed entrate ormai di diritto nel prestigioso Catalogo Generale della Roba Brutta (edizioni Baget Bozzo); tra le opere degne di nota si ricorda il resort alpino in faggio barriquato riproduzione del Colosseo e la villa di Capri a forma di cassata siciliana.
Il modello estetico di riferimento della commissione sarà Gardaland
, l’unico progetto di pianificazione urbanistica realmente compiuto dagli anni 50 ad oggi.
Già accettate le numerose richieste di anziani brianzoli per la ristrutturazione in stile assiro-babilonese della propria villetta unifamiliare. Ai proprietari che realizzeranno una piramide egizia sulle ceneri della propria casa, sarà garantita l’alimentazione e l’idratazione anche in caso di tumulazione prematura nel soggiorno-camera mortuaria. (pare che l’ingresso si apra solo in corrispondenza con il solstizio d’estate, quando un raggio di luce colpisce la statuetta di Padre Pio collocata sulla sommità dell’edificio).
Agevolazioni e sconti sull’IVA a chi installerà rapide e canoe in vetroresina.
Risolto alla radice l'annoso problema del risparmio energetico con il progetto “Case Sfoderabili”, misto lana per l'inverno e fresco cotone per l'estate.

mercoledì 18 febbraio 2009

Un pelo di culo val bene una messa


"Un pastore ha l'obbligo morale di guidare il proprio gregge. E di recuperare le pecorelle smarritesi lungo il cammino impervio e faticoso che conduce alla redenzione". Con questa breve nota il segretatrio di stato vaticano a fatto sapere che il Pontefice intraprenderà una massiccia campagna di riunificazione di tutte le frange separatiste sparse per il mondo.
Dopo la revoca della scomunica dei lefebvriani, il Papa è pronto a estreme operazioni di recupero per riportare i dissidenti sotto la cupola di San Pietro, scacciando definitivamente il sospetto di pressioni politiche verso Israele.


I primi ad essere individuati sono i "Frati Caciucchiani", scomunicati da Paolo VI in quanto adepti della setta del Caciucco ligure. Per anni hanno impunemente predicato le potentissime doti di vigore sessuale proprie della gustosa pietanza genovese, convincendo i loro seguaci a pagane pratiche di abluzione e a esoterici cospargimenti degli intingoli su mani e pube. Negano l'esistenza del mare a Genova e predicano la messa rivolti verso il pubblico, ma solo di ¾, parlando con lo sguardo fisso alla prima colonna della navata di destra. Il Vaticano ha comunicato che ritirerà la scomunica a condizione che venga sostituito il caciucco con un più prosaico brodo di pollo.

I due preti veloxiani, scomunicati nel 91 per eccesso di velocità, saranno riammessi solo dopo la prova dell'etilometro. Negano l'esistenza del codice della strada e si comportano di conseguenza: parcheggi in quarta fila, sorpassi a destra, velocità smodate, corna. Fermati più volte dalla Stradale hanno pubblicamente dichiarato che non ci sono prove scientifiche attendibili che dimostrino l'esistenza di una qualsiasi norma automobilistica in Italia, se non quella del più forte. Rilasciati davanti all'evidenza, i due hanno fondato una catena di scuole guida dove i loro seguaci possono conseguire l'ambita patente Veloxiana: grazie alla firma contraffatta di San Cristoforo, garantisce un'impunità totale su strada urbane ed extraurbane, protegge dai tutor e profuma di incenso. Durante lo scorso Angelus, il Papa ha manifestato la volontà di ritirare la scomunica a patto che i Veloxiani insegnino a guidare con le mani giunte, come segno di fiducia nella provvidenza.

Più difficile la riconciliazione con la Sinistra Scismatica Critica, una costola oltranzista di Sinistra Critica, talmente estremista da percorrere il periplo del globo politico e ritrovarsi al fanatismo religioso di destra, tipo Giuliano "Little Miss Sunshine" Ferrara. Vestiti da novelli Savonarola, si aggirano per la Capitale richiamando i passanti con interminabili invettive che puntano alla negazione dell'esistenza della sinistra italiana. Data l'ovvietà della tesi e l'indole inoffensiva, la Santa Sede ha optato per un percorso di reinserimento che riavvicini questo branco di disgraziati alla loro originale posizione politica. Spostandosi da destra a sinistra compieranno un percorso di espiazione attraverso i gironi della politica italiana: saranno squadristi di Forza Nuova, addetti alle liste elettorali per Storace, coroner di Umberto Bossi, pianisti per AN, chitarristi per Forza Italia, personal trainer di cazzate per Rutelli, cuochi alla ex Festa dell'Unità, direttori di Liberazione fino a riatomizzarsi nel baratro della Sinistra italiana e perdersi in una sorta di catarsi esistenziale da sezione provinciale.

Altro versante caldo sono i 4 vescovi Minimalisti che ripudiano il concetto di cerimoniale povero e provinciale espresso dal Concilio Vaticano II: predicano la messa in perfetto inglese oxfordiano, offrono tartine ai convitati, applicano i principi del Feng Shoi nella disposizione dei banchi della chiesa, ottenendo il solo risultato di creare disorientamento e crisi epilettiche negli anziani più suggestionabili. Musica ambient, yoga, agopuntura e respirazione controllata da insegnare ai fedeli, mobili in teck, vetro e acciaio spazzolato per la chiesa. 80 euro per dieci ingressi alle funzioni religiose delle 21.00 e 60 per quelle nella pausa pranzo. Negano l'esistenza della canottiera. Saranno riammessi a patto di incentrare tutta la loro catechesi sulla lotta ai punti neri.

Di tutt'altro ottimismo i famosi Credenti Edulcorati, confraternita religiosa di boy scout e ciellini di elevata estrazione sociale ed età inferore ai 30 anni che negano l'esistenza di qualsiasi tragedia storica partendo dal semplice presupposto che la loro mamma è buona. Sostenuti da Antonio Socci e Suor Paola, si prodigano nella confutazione di numerose falsità diffuse dai comunisti per convincere l'opinione pubblica che dio è cattivo: Mussolini mandava la gente al confino in vacanza, tant'è che sono nati i primi villaggi turistici, Pinochet portava la gente allo stadio solo per fargli vedere le partite gratis, l'uragano Katrina è una nuova attrazione di Gardaland, gli ultimi 15 anni di governo italiano sono solo un'unica interminabile spassosa puntata di Drive In. Con profonda saggezza il Vaticano ha proposto di riammettere la confraternita solo a patto che venga rimosso l'aggettivo "spassosa".

mercoledì 11 febbraio 2009

Rotazione nello spazio di un Fesso: ovvero, Tricolore più banana nella continuità dell'idiozia pneumatica


Come noto, la destra italiana è di fatto un’avanguardia astratta. Come descrivere altrimenti l’Espressionismo astratto di Umberto Bossi o le suggestioni Dada di Daniele Capezzone, che comunque lo giri sembra sempre un orinatoio?. L’ultimo sussulto lo regala un evergreen della fesseria all’italiana, Maurizio Gasparri, che ha raccolto intorno a lui un’invidiabile collezione di eminenti personalità politiche (da Borghezio a Bambi) per stendere il manifesto programmatico dei principi ispiratori del Governo Berlusconi. Liberamente ispirato dal Manifesto Futurista, il “Manifesto di Ricostruzione Gaspariana dell’Universo” si prefigge l'ambizioso obbiettivo di guidare i politici del PdL nell'iperspazio dell'idiozia.
Intervistato in merito alla presunta somiglianza con il Manifesto di Marinetti, Gasparri ha risposto dopo qualche minuto di riflessione con un sibillino “Embè?!”, per poi ammettere di riconoscersi nei valori estetici del Movimento Futurista, sperimentandoli già da anni: improvvise rotazioni a spirale su se stesso, esteso utilizzo delle parole in libertà (molto utilizzate zang, pof, tan tan e bling), espressioni del viso al tempo stesso plastiche e cinetiche (anche se all'apparenza possono sembrare le smorfie di un fesso, molti storici dell'arte sono concordi nel definirle con un efficace neologismo: “le smorfie di un fesso”).
Riportiamo in esclusiva il testo integrale.

  1. Il vuoto pneumatico sarà l’elemento cardine del nostro Governo. Noi vogliamo fare della mediocrità il nostro baluardo, delle corna il nostro marchio di fabbrica e dei soprattacchi la nostra divisa.
  2. Noi vogliamo orinare sulle istituzioni incancrenite mentre raccontiamo una barzelletta sporcacciona .Con la fetida Costituzione, vecchiume statalista, ci faremo arditi aeroplanini o cinetiche sfere di carta ciucciata da lanciare nelle scollature moderniste delle popputissime colleghe.
  3. Noi vogliamo che il politico si prodighi con ardore, sfarzo e magnificenza ardimentosa, a fare beatamente i cazzi suoi, specialmente se eurodeputato.
  4. Noi vogliamo danzare la gioia del parlare a vanvera, della frase sbagliata al momento sbagliato, della fesseria detta col sorriso sulla labbra, della strizzatina d’occhio, dei lustrini e delle paillettes.
  5. Noi vogliamo cantare la potenza del gesto dell’ombrello, la virilità del rutto, il piacere di un calcio in culo ben assestato. Perché dobbiamo tendere la mano quando basta il dito medio? Con il palmo si accarezza il gattino e con il pugno si stende il maghrebino!
  6. Noi vogliamo agire nel modo più irrazionale possibile, domandare è lecito, rispondere se ci va.
  7. Noi vogliamo mescolare il sacro e il profano come in una puntata di Uccelli di Rovo, esaltare le contraddizioni spirituali tra Dallas e Dynasty, Sue Ellen e Suor Germana, Mary Patty e Ambra, Sbirulino e Samantha Fox.
  8. Noi vogliamo collezionare pernacchie e sbandierare il paraculismo: essere antisovietici in America e antiamericani in Russia, baciapile coi porporati e mangiapreti all’occorrenza, anti-pandoro a Milano e anti-panettone a Verona.
  9. Noi viviamo già nell’assoluto, nell’eterna velocità onnipresente, nelle suggestioni ritmiche della modernità, nelle pulsazioni vibranti dell’avanguardia dirigista. Anche se non sappiamo cosa vuol dire.
  10. Non v’è bellezza, se non in un capannone ben fatto. Un capannone, coi suoi luccicanti pannelli prefabbricati, con il suo svettante tetto piatto, con il suo padrone dall’alito esplosivo, un capannone abusivo lanciato a folle velocità sulla complanare di Treviso è più bello della Vittoria di Samotracia (anche se non sappiamo cos’è).
  11. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza delle reti Mediaset. Un programma mediaset, con i suoi culi sculettanti, con i suoi cagnolini abbandonati, con la sua emergenza sicurezza, con il suo gossip centrifugo, un telegiornale Mediaset che corre nell’iperetere del digitale terrestre è più bello della Vittoria Michela Brambilla (che sappiamo chi è).
  12. Noi crediamo nel fitness, sola igiene del mondo.
  13. Noi vogliamo cantare le canzoni di apicella e la virilità dei sughi pronti. Noi vogliamo glorificare il telecomando, estensione biomeccanica della mano, e il SUV, estensione biomeccanica del pene. Noi vogliamo esaltare il negozio in franchising, l’energica strafottenza della pappagorgia, l’impennata futurista del deficit pubblico, Pamela Prati al Bagaglino, i rigatoni e il falso in bilancio, la tribuna centrale allo stadio, la villa abusiva in Sardegna, il televoto e il riporto estremo.
  14. Insomma, noi vogliamo fare quello che ci pare e vaffanculo.

Al termine della stesura del manifesto pare che i componenti del movimento si siano lasciati andare ai consueti balli plastici (danze scoordinate simili a quelle improvvisate in occasione delle cadute di governo), accompagnati dai suoni onomatopeici della modernità (in generale le solite frasi destrutturate riservate da Gasparri per le interviste al TG1 della 20, più spesso peti fatti con le ascelle). Infiltrata speciale della Sinistra Critica all'evento festaiolo, Lucia Annunziata si aggirava vestita da cuneo rosso in rappresentanza del Suprematismo Sovietico, criticando ogni portata del buffet con espressione arcigna.

lunedì 2 febbraio 2009

Angelino Pane e Vino

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“Non vogliamo sopprimere le intercettazioni. Vogliamo trasformarle in uno strumento utile, maneggevole ed economico, come un trapano a batterie del Lidl” chiosa il Ministro Angelino Alfano all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Totalmente repellente ad ogni osservazione di giudici e magistrati, come ogni buon prodotto di pulizia dei vetri che si rispetti, il governo avanza a passo di panzer verso la riforma della giustizia, cominciando proprio da un argomento scottante come le intercettazioni telefoniche.
I ben informati hanno diffuso le prime bozze della rivoluzionaria riforma che cambierà il delicato rapporto degli italiani con la giustizia tanto quanto Colpo Grosso cambiò il rapporto con la seconda serata in tv.


Il punto cardine è il rispetto dell’intercettato nella sacrosanta forma della presunzione d’innocenza.
Bisogna evitare che poliziotti onanisti sfoghino le loro perversioni sessuali nel più puro voyeurismo, ascoltando gli aspetti piccanti della vita privata degli intercettati. Pertanto una commissione censoria fortemente voluta dal Cardinal Bagnasco e presieduta da Tinto Brass valuterà le intercettazioni riguardanti cantanti, tronisti, componenti della famiglia Savoia o di altri regnanti decaduti, eliminando preventivamente i passaggi più scabrosi e morbosamente maliziosi e permettendo così la pubblicazione di tutto il resto, grazie ad una convenzione stipulata tra ministero dell’ Interno e il settimanale Chi.
Le parti censurate andranno ad integrare la sceneggiatura della nuova fiction Rai diretta dal Tinto nazionale, una storia di erotismo patinato ed edulcorato che metterà d’accordo critica, pubblico e porporati: “Angelino”.
Liberamente ispirata alla vera storia del Ministro Alfano, le vicisittudini di un pastorello nella Lucania degli anni 50 protagonista di una serie di apparizioni mariane (per accontentare l’ala PD del Consiglio di Vigilanza Rai, Maria sarà doppiata da Margherita Hack) che lo salveranno dalle fantasie erotiche verso una procace maestra unica interpretata da Deborah Caprifoglio (per accontentare Villari sarà doppiata da Rosa Russo Jervolino).
Per giustificare i 107,50 euro di canone sarà contemplato un velato spazio di servizio pubblico, dove, in una delle sue apparizioni, Maria fornirà al bambiniello spiegazioni chiare e lineari sugli aspetti più controversi della riforma della giustizia, dalla separazione delle carriere all’obbligatorietà dell’azione penale.


Per tutti i reati non a sfondo sessuale, e pertanto ignorati dall’opinione pubblica, gli intercettati saranno preventivamente avvertiti dell’indagine e sarà chiesto loro di limitare le conversazioni telefoniche alle sole tematiche inerenti l’indizio di reato. In tal modo sarà possibile ridurre i tempi per l’intercettazione con conseguente riduzione delle spese a carico dello Stato.

Anche Berlusconi si è detto indignato per lo spreco di denaro pubblico e ha proposto di integrare il servizio con una serie di iniziative dall’obbiettivo ambivalente, rientrare di parte delle spese e rendere più gradevole l’indagine agli intercettati.
Grazie al sostegno dei call center di Media Shopping, i poliziotti saranno liberati dal gravoso compito delle intercettazioni (saranno spediti alle casse dei supermercati per aiutare le vecchie a strisciare la Social Card vuota) e sostituiti dalle professionali operatrici nell’innovativo progetto “Orecchio Amico”: una voce calda e rassicurante si inserirà nelle conversazioni degli intercettati fornendo preziosi consigli sulla vita affettiva, sull’economia domestica, sul meteo e sul traffico autostradale, censurerà preventivamente volgarità e contumelie con una delicata pernacchietta e provvederà ad una traduzione simultanea dei dialetti più incomprensibili, soprattutto nelle intercettazioni della criminalità organizzata.
Un appoggio psicologico gratuito verso tutte le vittime della magistratura ficcanaso, ma soprattutto un’occasione per fare buoni affari: ad ogni segnale orario gli intercettati saranno contatti per aderire ad una imperdibile proposta d’acquisto a prezzi folli, come il pelapatate a batteria, la coperta termica griffata Italia 1 o l’abbonamento per migliaia di fetenti suonerie con i gatti che cantano in falsetto.


Si pensa già di estendere la nuova impostazione sulla giustizia anche agli altri campi della pubblica amministrazione, sempre con l’intento di tutelare il cittadino dall’invadenza dello Stato.
Nella sanità non saranno più consentiti esami clinici a tappeto ma solo giustificati a seguito di “gravi indizi di malattia”.
Al fine di evitare sperperi di danaro pubblico, il paziente dovrà dimostrare di essere malato per poter accedere agli accertamenti medici come TAC, radiografie,ecc.
Consultazioni di cartomanti e indovini qualificati saranno contemplate come attestazioni di malattia.
Nella scuola, invece, i poveri studenti continuamente vessati dal bolscevico dito indice di sgraziate insegnanti con la gonna di flanella saranno tutelati nel rispetto della “presunzione di sapienza”.
I docenti potranno disporre compiti in classe e interrogazioni solo nel caso in cui sussistano “gravi indizi di ignoranza”. Dita nel naso, scarsità nell’igiene personale e sostanziale apatia di fronte a qualsiasi argomentazione non saranno considerati come “gravi indizi” ma come aspetti di sanità fisiologica da incoraggiare e stimolare, anche mediante elettrocuzione.
Durante la consegna delle pagelle con gli 8 prestampati, in caso di richiesta di chiarimenti da parte dei genitori, una Circolare Ministeriale fornisce indicazioni sulla frase standard che gli insegnanti dovranno utilizzare: “rimettiamo il giudizio al volere di Dio, amen”.


martedì 20 gennaio 2009

Hello boys! Andiamo a morte in Illinois!

Mark Regev, portavoce del Primo Ministro Israeliano, ha tranquillizzato istituzioni internazionali e opinione pubblica: “le armi usate da Israele sono accettate dalle leggi internazionali”.

Mi sento francamente rincuorato. Nei giorni scorsi, infatti, ho avuto la sgradevole sensazione, assolutamente passeggera e rapidamente cauterizzata dalle fresche dichiarazioni del nostro ministro Frattini, che Israele non stesse usando “armi impiegate dalle democrazie dell’Onu”. Ed effettivamente ho intravisto nel volto dei palestinesi dilaniati un certo conforto nel sapere di aver perso un arto a causa di un ordigno costruito a regola d’arte, conforme alle normative sulla sicurezza, privo dei fastidiosi CFC che danneggiano l’ozono e realizzato senza lo sfruttamento di minori cinesi.
Sono le piccole soddisfazioni della vita, finché ce l’hai.

Human Rights Watch insiste, e denuncia l’utilizzo del famigerato Fosforo Bianco. Israele risponde stizzito che è Dash in polvere. E contrattacca additando Hamas per lo sconsiderato lancio di missili Qassam sul confine Israeliano. I leader di Hamas, eroicamente fuggiti in Libano per i saldi, ribattono che non sono missili ma “Capocchie di San Gennaro” versione evoluta dei più noti e pirotecnici “Bauli”, utilizzati per la guerriglia urbana di Capodanno a Napoli, approvati dalle gerarchie vaticane e ampliamente accettati dalle democrazie occidentali come “espressione mistica di fervore popolare”. Il Mossad indaga sul contrabbando; pare che i Casalesi li espatrino attraverso un collegamento di rete fognaria Castel Volturno-Beirut.
Grazie al mio solito informatore al Pentagono (il pappagallo poliglotta e onanista) sono riuscito a carpire la lista segreta delle armi accettate dall’ONU, stilate personalmente da George W. Bush durante un rodeo a Dallas con l’aiuto di eminenti personalità, riconosciute a livello internazionale per il loro impegno per la pace e la solidarietà come Mobutu, Bocassa, Karadzic, Kim Jong Il e il nipote acquisito di Pol Pot.

Escluso dalla troika, il sindaco Gentilini ha espresso profondo disappunto presentando comunque al Consiglio di Sicurezza la sua proposta di ammettere alla lista anche alabarde, mazze chiodate, tronchi di legno cavi, Dolmen e Menhir.

Ebbene, pare che i principi delle “Linee Guida Internazionali per la Regolamentazione dell’Uso Pacifico delle Armi” siano ispirati dai massimi concetti etici e umanitari.

Le armi, infatti, dovranno necessariamente eliminare l’obbiettivo senza causare danni collaterali alle strutture pubbliche, in particolare se di valenza storico-artistica.
Vietati, per esempio, spille da balia, banane, penne a sfera e nastro bi-adesivo. Accettate le penne stilografiche solo se lanciate ad alta velocità, sampietrini per le lapidazioni pubbliche se non asportati da pavimentazioni stradali tutelate dall’Unesco e, a grande richiesta, sedie e sgabelli in legno massello.

Escluse in toto qualsiasi forma di tortura, tranne se praticata dai Gesuiti. Alcuni programmi Mediaset a rischio.

Ovviamente la lista stilata dagli Stati Uniti non è stata sottoscritta dagli Stati Uniti, i quali si riservano il diritto di portare la democrazia colpendo gli obbiettivi con armi scelte accuratamente sulla base della congiuntura economica; attualmente, dato l’enorme deficit del settore automobilistico, si pensa di distruggere le postazioni missilistiche Palestinesi, lanciando decine di SUV Chevrolet con micidiali cerchi da 20 pollici e selleria in pelle.

Per l’Afghanistan, invece, verrà utilizzato un vecchio trucco della Federal Riserve per mantenere elevati i tassi d’interesse: tonnellate di buoni del tesoro (e azioni della Lehman Brothers) saranno riversati sui covi dei Talebani, in quantità tali da tumularli vivi.

L’attuale sovrapproduzione di Tapis Roulant e concentrato di pomodoro fanno ben sperare in un loro possibile utilizzo bellico sul fronte Iraniano.

Cauta la Santa Sede, che sottolinea prontamente la storica importanza di alcune armi nel processo di evangelizzazione dei popoli, armi consacrate dal Signore per la sacra causa del proselitismo a oltranza. Con una nota del Pontificio Consiglio per la Pacifica Conversione, il Vaticano fa sapere di voler includere nella lista il cilicio, il tavolo di trazione e l’Avvenire, in quanto strumenti per il ricongiungimento dell’uomo con la sua dimensione metafisica. Ginevra replica prontamente che includeranno solo i primi due, dato che il terzo è palesemente sadico e crudele.

Tappe forzate per l’approvazione e round finale per gli emendamenti. Da voci di corridoio pare che saranno inclusi il macete, ma solo se usato in Ruanda , l’Uranio impoverito, solo se usato in Bosnia e il Polonio, solo se usato nei Sushi Bar (quest’ultimo fascicolo è arrivato in Svizzera mediante gasdotto).