lunedì 2 febbraio 2009

Angelino Pane e Vino

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“Non vogliamo sopprimere le intercettazioni. Vogliamo trasformarle in uno strumento utile, maneggevole ed economico, come un trapano a batterie del Lidl” chiosa il Ministro Angelino Alfano all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Totalmente repellente ad ogni osservazione di giudici e magistrati, come ogni buon prodotto di pulizia dei vetri che si rispetti, il governo avanza a passo di panzer verso la riforma della giustizia, cominciando proprio da un argomento scottante come le intercettazioni telefoniche.
I ben informati hanno diffuso le prime bozze della rivoluzionaria riforma che cambierà il delicato rapporto degli italiani con la giustizia tanto quanto Colpo Grosso cambiò il rapporto con la seconda serata in tv.


Il punto cardine è il rispetto dell’intercettato nella sacrosanta forma della presunzione d’innocenza.
Bisogna evitare che poliziotti onanisti sfoghino le loro perversioni sessuali nel più puro voyeurismo, ascoltando gli aspetti piccanti della vita privata degli intercettati. Pertanto una commissione censoria fortemente voluta dal Cardinal Bagnasco e presieduta da Tinto Brass valuterà le intercettazioni riguardanti cantanti, tronisti, componenti della famiglia Savoia o di altri regnanti decaduti, eliminando preventivamente i passaggi più scabrosi e morbosamente maliziosi e permettendo così la pubblicazione di tutto il resto, grazie ad una convenzione stipulata tra ministero dell’ Interno e il settimanale Chi.
Le parti censurate andranno ad integrare la sceneggiatura della nuova fiction Rai diretta dal Tinto nazionale, una storia di erotismo patinato ed edulcorato che metterà d’accordo critica, pubblico e porporati: “Angelino”.
Liberamente ispirata alla vera storia del Ministro Alfano, le vicisittudini di un pastorello nella Lucania degli anni 50 protagonista di una serie di apparizioni mariane (per accontentare l’ala PD del Consiglio di Vigilanza Rai, Maria sarà doppiata da Margherita Hack) che lo salveranno dalle fantasie erotiche verso una procace maestra unica interpretata da Deborah Caprifoglio (per accontentare Villari sarà doppiata da Rosa Russo Jervolino).
Per giustificare i 107,50 euro di canone sarà contemplato un velato spazio di servizio pubblico, dove, in una delle sue apparizioni, Maria fornirà al bambiniello spiegazioni chiare e lineari sugli aspetti più controversi della riforma della giustizia, dalla separazione delle carriere all’obbligatorietà dell’azione penale.


Per tutti i reati non a sfondo sessuale, e pertanto ignorati dall’opinione pubblica, gli intercettati saranno preventivamente avvertiti dell’indagine e sarà chiesto loro di limitare le conversazioni telefoniche alle sole tematiche inerenti l’indizio di reato. In tal modo sarà possibile ridurre i tempi per l’intercettazione con conseguente riduzione delle spese a carico dello Stato.

Anche Berlusconi si è detto indignato per lo spreco di denaro pubblico e ha proposto di integrare il servizio con una serie di iniziative dall’obbiettivo ambivalente, rientrare di parte delle spese e rendere più gradevole l’indagine agli intercettati.
Grazie al sostegno dei call center di Media Shopping, i poliziotti saranno liberati dal gravoso compito delle intercettazioni (saranno spediti alle casse dei supermercati per aiutare le vecchie a strisciare la Social Card vuota) e sostituiti dalle professionali operatrici nell’innovativo progetto “Orecchio Amico”: una voce calda e rassicurante si inserirà nelle conversazioni degli intercettati fornendo preziosi consigli sulla vita affettiva, sull’economia domestica, sul meteo e sul traffico autostradale, censurerà preventivamente volgarità e contumelie con una delicata pernacchietta e provvederà ad una traduzione simultanea dei dialetti più incomprensibili, soprattutto nelle intercettazioni della criminalità organizzata.
Un appoggio psicologico gratuito verso tutte le vittime della magistratura ficcanaso, ma soprattutto un’occasione per fare buoni affari: ad ogni segnale orario gli intercettati saranno contatti per aderire ad una imperdibile proposta d’acquisto a prezzi folli, come il pelapatate a batteria, la coperta termica griffata Italia 1 o l’abbonamento per migliaia di fetenti suonerie con i gatti che cantano in falsetto.


Si pensa già di estendere la nuova impostazione sulla giustizia anche agli altri campi della pubblica amministrazione, sempre con l’intento di tutelare il cittadino dall’invadenza dello Stato.
Nella sanità non saranno più consentiti esami clinici a tappeto ma solo giustificati a seguito di “gravi indizi di malattia”.
Al fine di evitare sperperi di danaro pubblico, il paziente dovrà dimostrare di essere malato per poter accedere agli accertamenti medici come TAC, radiografie,ecc.
Consultazioni di cartomanti e indovini qualificati saranno contemplate come attestazioni di malattia.
Nella scuola, invece, i poveri studenti continuamente vessati dal bolscevico dito indice di sgraziate insegnanti con la gonna di flanella saranno tutelati nel rispetto della “presunzione di sapienza”.
I docenti potranno disporre compiti in classe e interrogazioni solo nel caso in cui sussistano “gravi indizi di ignoranza”. Dita nel naso, scarsità nell’igiene personale e sostanziale apatia di fronte a qualsiasi argomentazione non saranno considerati come “gravi indizi” ma come aspetti di sanità fisiologica da incoraggiare e stimolare, anche mediante elettrocuzione.
Durante la consegna delle pagelle con gli 8 prestampati, in caso di richiesta di chiarimenti da parte dei genitori, una Circolare Ministeriale fornisce indicazioni sulla frase standard che gli insegnanti dovranno utilizzare: “rimettiamo il giudizio al volere di Dio, amen”.


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