domenica 30 novembre 2008

L'armeno dal candelabro facile


Le Chiese Cristiane di tutto il mondo si sono riunite per raggiungere un accordo sul più pressante problema di sicurezza degli ultimi due millenni, recentemente risalito alla ribalta della cronaca per l’efferatezza e la crudeltà delle violenze: no, non è la guerra civile in Congo e neanche la nomina del Presidente della Commissione di Vigilanza RAI, ma la convivenza nel Santo Sepolcro di Gerusalemme. La tensione è altissima e i gruppi di religiosi sono disposti a tutto pur di accaparrarsi una panchina con le gambe rotte o un pezzo di muro sbrecciato in più. Preso in causa per la recente ridefinizione degli spazi interni finanziata dallo IOR, Papa Ratzinger si è detto mortificato e ha promesso l’immediata scomunica dei responsabili di tale scempio di architettura d’interni. La cronaca vuole che il Pontefice, molto preso dalla sua attività di analisi e studio dei fatti di stretta attualità, come il sacco di Roma del 1527, la battaglia delle Termopili e la Notte dei Cristalli “deprecabile atto vandalico nei confronti del decoro urbano e dello squisito Jugenstil delle vetrine tedesche”, non abbia supervisionato personalmente il progetto affidato ad un team di noti architetti salesiani. Anche in questo caso satana c’ha messo lo zompino. Sotto mentite spoglie si è infiltrato nel gruppo di lavoro il mefistofelico comunista Massimiliano Fuksas che ha imposto al progetto la sua impronta bolscevica al fine di minare il dialogo interreligioso ed estendere l’influenza sovietica in Terra Santa. Il progetto, infatti, ricalca fino nei più tragici dettagli la sede romana della Sinistra Arcobaleno, noto incubatore di conflitti irrisolti: i 4 cossuttiani costretti a guadarsi dai 4 angoli dell’enorme ufficio open space del piano terra, amplificando così la consapevolezza della loro esiguità numerica, hanno il bagno in comune nel seminterrato con il Correntone di Mussi, a loro volta relegati a sgobbare per tutti alimentando la caldaia a carbone dell’edificio. Mussi però deve timbrare il cartellino al quarto piano, dove si trovano decine di minuscoli uffici progettati per i Marxisti-Leninisti, dentro ai quali ogni singolo esponente tiene comizi di invettive a se stesso, criticando la propria politica e definendola fascista, organizza fattorie collettive e comitati di fabbrica di azienda dismesse. Anche loro però devono pranzare nella sala mensa collettiva, allestita al secondo piano sulle scrivanie dei Comunisti Italiani; Diliberto decide il menù, tranne il dolce, che viene stabilito da Bertinotti mediante primarie in seno al suo partito. Rifondazione Comunista, infatti, è stata collocata sulla tromba delle scale dove sfoga la sua naturale inclinazione all’ostruzionismo impedendo agli altri sinistrati di salire o scendere, anche con metodi crudeli come gli emendamenti e i referendum popolari. La Sinistra Critica occupa la sala relax e boicotta le macchinette del caffè, trascinando nel baratro l’intera Sinistra italiana privata dell’unico elemento che la tiene ancora in vita: la caffeina. Il demoniaco Fuksas non ha fatto altro che accelerare un processo già in corso di allontanamento delle diverse professioni cristiane. Gli Armeni hanno discusso per mesi con gli Ortodossi Greci sulla qualità del legno della croce di Cristo (sarà davvero cedro del Libano? I Greci sono più propensi verso l’abete della Val di Fiemme, mentre gli Armeni insistono sulla Noce del Caucaso) e sulla lavorazione della corone di spina (due fili? Tre fili? Girocollo? Scollo a V?), trovandosi in totale disaccordo e rompendo il tavolo di trattative, nel senso che l’hanno letteralmente sfasciato. Contemporaneamente i copti etiopi si tagliavano le unghie dei piedi sulla panchina dei copti egiziani che, per ripicca, scuotevano le tovaglie dal balcone riempiendo di briciole i loro vasi di fiori. La vicenda è proseguita senza cedimenti da entrambi le parti, fino a che con la panchina completamente ricoperta dalle unghie e i vasi straripanti briciole, è scattata la sommossa in stile Uomini e Donne. I due musulmani a guardia del tempio si sono rapidamente dileguati gettando le chiavi ad una turista americana obesa che le ha prontamente ingurgitate con un litro di Coca Cola gassata. Rimasti aperti i battenti, i religiosi sono fuggiti continuando la guerriglia urbana per le strade di Gerusalemme. Al fine di ristabilire l’ordine in Terra Santa, il patriarca di Costantinopoli ha proposto di sfruttare la loro naturale litigiosità a fini lucrosi e trasferire tutti i religiosi sull’”Isola dei Famosi”, da ribattezzare “Isola dei Santoni”; i monaci eseguiranno fisicamente il battesimo, rimanendo impegnati per settimane a lanciare acqua santa e incenso su ogni metro quadro dell’isola deserta. Evidenti i possibili conflitti territoriali. Preso possesso dell’isola, i cattolici hanno da subito evangelizzato le popolazioni locali costringendole sadicamente a versare l’8 per mille dell’Irpef, mentre i Greci Ortodossi hanno ricoperto la spiaggia di preziosi mosaici bizantini fatti con le noci di cocco. Gli Armeni hanno inciso il loro alfabeto sulla sabbia, attualmente composto da più di 1500 lettere ottenute permutando la U, ricominciando ogni volta che il mare le cancellava e i Siriaci bevevano birra. Dopo la quarta giornata è stato ricostruito interamente il Santo Sepolcro in canne di bambù e già si discuteva , tra Armeni e Greci, su chi doveva procacciare la legna per il fuoco sacro. Nel frattempo i cattolici inauguravano la seconda filiale dello IOR, con bancomat, e gestivano una fiorente compravendita di indulgenze e reliquie, realizzate a mano dagli indigeni locali, resi subito in schiavitù per fronteggiare la grande richiesta di export di “Banane di Padre Pio”, “Unghie dei piedi di Padre Pio” e “Frammenti di roccia del Golgota autografate da Padre Pio”. Calati inevitabilmente gli ascolti a causa del lancio del nuovo programma di Milly Carlucci in diretta dalla Chiesa di San Francesco ad Assisi “Ballando sotto gli affreschi”, monaci e preti sono stati rispediti a Gerusalemme, dove hanno dovuto fronteggiare un inaspettato contrattempo: durante la loro assenza, la Basilica del Santo Sepolcro è stata occupata abusivamente dai concorrenti italiani dell’Isola dei Famosi, senza che nessun turista notasse la differenza. Vladimir Luxuria, diventato abate, ha minacciato ripetutamente i monaci, accusandoli di strumentalizzare il culto religioso. Preso in parola dai soliti Armeni piantagrane, il naufrago trasgender di Rai Due è stato prontamente cacciato a candelabrate in testa insieme ai suoi colleghi, compreso Massimo Ciavarro, riciclatosi come massaggiatore e già noto nel Quartiere Ebraico per le sua squallide scappatelle sessuali. Ripreso possesso dei monasteri, i principali rappresentanti delle 6 confessioni cristiane presenti hanno accettato di improntare una pacifica e conciliante discussione su un tema di grande attualità e sicuro interesse per tutti: la posizione dello Spirito Santo nella Santa Trinità. Siede a sinistra del Padre? Siede a destra del figlio? Siede su una sedia molto piccola tra il padre e il figlio? Sono tutti e tre infila o sono sfalsati? E se sì, chi è più avanti? Ma se non ha consistenza, come si siede? A gambe accavallate? In ginocchio per non sembrare troppo alto? Il dibattito si è concluso con 12 contusi, 4 feriti e 7 dispersi.

domenica 23 novembre 2008

Il nemico subdolo

L’inerme popolazione Italiana è minacciata da un nemico subdolo e insidioso, un pericolo strisciante per la salute di anziani e cardiopatici, una presenza minacciosa e inquietante tra le apparentemente accoglienti mura domestiche: no, non è Maurizio Gasparri al telegiornale delle 8, ma l’influenza stagionale, la piaga numero 1 del Servizio Sanitario Nazionale, il terrore dei medici di base, l’incubo dei farmacisti comunali.
Come ogni anno il tan tan mediatico di telegiornali, telenovelas austriache e maratone televisive condotte da Milly Carlucci, mette in luce il dilagante fenomeno sanitario, scatenando compulsive reazioni da parte della popolazione geriatrica italiana che si scatena nella tragica ricerca del vaccino.
La solita fonte interna (vedi penultima storiellina) ha fatto trapelare la notizia che il numero di dosi distribuite viene deliberatamente diminuito ogni anno, secondo le istruzioni operative di un dettagliato piano eversivo messo in opera da Francesco Cossiga e Duilio Poggiolini, al fine di controllare la potenzialmente esplosiva massa geriatrica, maggioranza silente che determina il 90% delle strategie economico-politiche del Paese, l’ubicazione dei Despar e degli Obi e impone una pioggia milionaria di sovvenzioni a barbieri e bar sport, indispensabili centri di controllo delle menti radicati capillarmente sul territorio (basta entrare in una di queste “cellule eversive” per accorgersi dei diabolici complotti in atto: anziani che fingono palesemente di giocare a carte, bevono Montenegri e discutono animatamente di football; poi, una volta liberi da occhi indiscreti under 70, si riuniscono intorno al gigantesco mappamondo nascosto sotto la sabbia del campo da bocce, pianificando la conquista del Molise e della fonte dell’acqua Ferrarelle).
Una milizia mascherata da senile bonarietà che non si fermerà davanti a niente pur di accaparrasi una dose di elisir di lunga vita. Come gli zombie nei video di Micheal Jackson, zoppicano con le braccia alzate per le flebiti fino al più vicino medico di famiglia, il quale, evidentemente terrorizzato dalla loro bramosia, lancia ricette precompilate dalla finestra del primo piano, evitando saggiamente di farsi lobotomizzare a sua volta da interminabili storie di pettegolezzi paesani e dagli improbabili successi scolastici e sportivi dei grassocci nipotini.
Il piano di diffusione del terrore ha già reso operativa la sua testa di ponte nelle telecomunicazioni: Luciano Onder, personaggio oscuro legato agli ambienti massoni (nel senso di macigni) e premiato da Ennio Doris come “Manipolatore mediatico dell’anno” per i precedenti episodi di diffusione di isteria collettiva: dischiudendo gli impenetrabili segreti della prostata ha fatto vacillare l’apparentemente inossidabile virilità dei maschi italiani con suicidi a catena tra le Camicie Verdi, illustrando gli effetti visibili della penetrazione anale ha costretto alle dimissioni parlamentari missini, esponenti di Forza Nuova e alti prelati, con gli approfondimenti sulla candida ha falcidiato le quote rosa di Palazzo Chigi. Insomma il Quarto Potere fatto a persona.
E come ogni anno Luciano ha prontamente diffuso dagli studi di TG2 Salute, il temibile decalogo contro l’influenza, strumento principe del marketing prenatalizio.
Sponsor e gruppi di potere hanno fatto a gara per entrare nel decalogo, offrendo cifre da capogiro per conquistare l’ambitissimo bacino di consumatori geriatrico-casalingo-materno-con-fisse-assurde-sull’igiene-dei-bambini.

Vediamo in anteprima il subdolo contenuto commerciale:
  1. per evitare il contagio batterico lavarsi la mani 12 volte al giorno alternando ripetutamente una abbondante dose di sapone Camai (ormai introvabile, la produzione e distribuzione è gestita dalle cosche casalesi e la vendita sottobanco eseguita proprio sotto al banco da paffuti ma spietati bambini campani in età scolare, supervisionati da Mister Prezzi), un litro di Olio Cuore e un vasetto di funghetti sottolio Saclà. Di notte ripetere l’operazione invertendo l’ordine. Per i bambini sostituire i funghi con il formaggino Mio;
  2. roteare più volte su stessi in senso orario e antiorario tipo Dervishi rotanti, in modo tale da espellere i microbi per centrifugazione. Una volta terminata la procedura, prendere due compresse di Moment insieme ad un bel bicchiere di Aranciata Pejo e due Mon Cheri (la miscela, notoriamente più esplosiva delle Mentos nella cola, è stata sperimentata in diretta da Giucas Casella con catastrofiche conseguenze sull’appetito di Mara Venier);
  3. accogliere in casa almeno due venditori di Mondial Casa che soggiorneranno per una settimana senza impegno e illustreranno la favolosa offerta parlando all’unisono giorno e notte senza sosta. Anche secondo Michele Mirabella il micidiale mix di disagio e sopore dovrebbe garantire una più facile ripresa delle funzioni fisiologiche primarie, come usare il telecomando, insidiare le donne dell’est e fare il decoupage.
  4. ristabilire l’equilibrio cognitivo guardando tutto il palinsesto Mediaset con tre televisioni affiancate e domandandosi esterrefatti il segreto della invidiabile freschezza di Barbara D’Urso, al limite delle capacità umane (i programmi che conduce quotidianamente mattino, pomeriggio e sera sono in realtà uno solo registrato su sfondo verde. Grazie ai prodigi del computer vengono inseriti tre sfondi virtuali diversi e mandati in onda senza che le massaie si accorgano di rivedere a ciclo continuo la stessa cazzata tutto il santo giorno. Mefistofelico e geniale)
  5. mangiare molta frutta e molta verdura, solo se acquistata insieme con l’ultimo libro di Bruno Vespa e senza bere acqua (quest’anno nessun produttore di acque minerali ha offerto una somma sufficiente per entrare nel decalogo e la ripicca del perfido Luciano è subito scattata) ma anche molto torrone morbido, molta vodka alla pesca e molto molto molto sale grosso
  6. comprare un pacchetto di derivati dalla Banca Italease, poi cospargerli sul petto nudo, frizionare con cura e attendere l’effetto lenitivo respirando i salutari vapori balsamici;
  7. avvolgersi in una pratica coperta elettrica Scaldasonno impostata sulla massima temperatura possibile, avendo cura di lasciare scoperti i piedi che dovranno essere avvolti nel culatello e riscaldati con la Vaporella;
  8. evitare rigorosamente di uscire. Nel caso non sia in alcun modo evitabile, farlo solo vestiti con maglioni Benetton verde mela (capo che abbisognava di un energico rilancio), una scarpa Prada e una pantofola DeFonseca a forma di panda, spostandosi solo con automobili Toyota, che grazie alla costruzione con metodi Feng Shui ridona armonia ed equilibrio; mentre si guida fare ripetutamente le corna ai pedoni;
  9. pulire accuratamente i pavimenti e le superfici di casa perché i germi sono ovunque e minacciano la salute dei vostri bambini. Con Amuchina strofinare le mattonelle fino a consumarle, con la paglietta di ferro grattugiare il lavabo in acciaio e con il Coccolino lavare tutto il bucato a 99°, per ore, fino a renderlo una morbidissima spuma da assumere per via anale come miracoloso medicamento della tradizione orientale;
  10. votare sempre Berlusconi. Anche fuori campagna elettorale. Presentarsi la domenica mattina davanti alle scuole elementari sventolando indignati la tessera elettorale in mano e pretendendo di votare. Se nessuno apre gridare a squarciagola che la sinistra è illiberale e cialtrona e che la cioccolata in tazza Cameo è sfiziosa e piace a tutta la famiglia.
Se, una volta applicato rigorosamente il decalogo, si contrae ugualmente l’influenza, il problema patologico è più profondo e radicato: siete sudici comunisti. In tal caso Luciano consiglia di mettere nel frullatore una copia del Manifesto, un dvd di Sabina Guzzanti, una tegola disegnata da Massimiliano Fuksas, la tessera della Coop, una Renault 4 rossa, frullare energicamente per 15 minuti e farlo bere al vostro vicino di casa, anche coercitivamente. Vi sentirete subito rinvigoriti dal salutare rigurgito dell’ardore italico.

sabato 22 novembre 2008

IN ESCLUSIVA L'ULTIMO VIDEO DI VITORY

SENSAZIONALE: IL GRANDE ARTISTA VITORY RIVELA LA SUA ULTIMA FATICA MUSICALE!



Provocatorio cantautore popolare o insanabile cialtrone? Grande talento della musica italiana o sola? Il pubblico si divide e la critica si lacera tra i sostenitori del poliedrico artista e gli sputacchi dei detrattori, i quali non perdono occasione per scoccare frecciate irriverenti sulla sua presunta relazione con Jocelyn.

L’unico personaggio del panorama musicale che riempie gli stadi e svuota i bidet, l’unico a poter vantare una prolungata collaborazione professionale con Bombolo, peraltro sfociata nel suo concept album più famoso “Che cazzo ne so?”, la pietra miliare che ha ridefinito il concetto di igiene personale.

Maurizio Sanchez Gutierrez y Mendoza y La Fuente y Garcia y Gazpacho, in arte Vitory, sale alla ribalta poco più che ventenne come energico ballerino nei video di Sabrina Salerno; durante una spericolata coreografia acquatica con la formosa star degli anni 80, viene notato da Gianni Boncompagni che, dopo un rapido provino, lo scrittura come Ragazza di Non è la Rai. Per tre stagioni affianca Mary Patty, fino alla definitiva consacrazione: l’oggetto nascosto nello zaino di Ambra è lui. Nessun concorrente da casa indovina, ma l’esperienza lo conduce direttamente nel languido e patinato mondo del Bagaglino dove, grazie ai preziosi insegnamenti del mai troppo compianto Don Lurio, diventa la controfigura ufficiale di Pamela Prati, sia negli stacchetti che nei baci a Pippo Franco.


Dopo la vorticosa ascesa nell’olimpo dello star system, l’inevitabile tracollo: droghe, alcol, mignotte, Oasis, droghe, un altro po’ di mignotte, un altro po’ di Oasis. Una discesa agli inferi, un’esplorazione dell’inconscio che lo renderà consapevole del proprio Io e della propria massa adiposa.

Risorto dalle sue ceneri, riapparirà in diretta tv come percussionista di Gigi D’Alessio, trombettista di Castellina Pasi e organista di Papa Ratzinger. Il tutto contemporaneamente. Mai domo delle sue prestazioni strumentali, Vitory è ormai un artista a tutto tondo o, per meglio dire, tutto tondo: acclamato dai pazienti geriatrici, temuto dai salumieri, deriso dai bambini, i quali non si fanno scrupoli a tirargli palline di carta ciucciata in faccia.

Talentuoso? Forse. Miracolato? Sicuramente. A dieta? Mai.

venerdì 7 novembre 2008

La strategia della pensione

Il revisionismo storico ha colpito un'altra vittima innocente. Dopo la beatificazione di Pio XII, l’assoluzione dei repubblichini e la rivalutazione di Marco Masini, un altro personaggio viene nuovamente resuscitato dal limbo dell’anonimia contro la sua esplicita volontà: Licio Gelli, negli ultimi anni talmente riabilitato dal centro destra da rasentare un’improbabile bonarietà senile ed essere scelto come nuovo testimonial della kinder al posto del bambino spocchioso impresso sulle confezioni delle note barrette al cioccolato (in realtà una bieca mossa commerciale della Ferrero per ribaltare l’edulcorata immagine dei suoi prodotti dolciari e proporli con quella inaspettata vena di accattivante sadismo alle nuove generazioni assuefatte alla violenza gratuita. In fase di montaggio il nuovo spot televisivo diretto da Jean Claude Van Damme che sostituisce la melensa pubblicità con Licia Colò: su un volo di linea una tenera bambina, con orsacchiotto al seguito, si avvicina al Venerabile scambiandolo per una Winx, attirata dalla sua tunica metallizzata tipo Mago Otelma. La piccina gli offre una barretta di cioccolato quando improvvisamente il Gran Maestro balza in piedi con inaspettata agilità, strappa la confezione alla bambina ridacchiando beffardo, getta una bombetta fumogena e si lancia fuori dal portellone avvolto dal mantello poco prima dell’esplosione del velivolo ad opera di un Mig libico. Nella discesa in paracadute addenta gagliardo una barretta recitando la frase di lancio, per poi atterrare nel giardino della villa di Dell’Utri. In preparazione il secondo spot dove Licio Gelli insegna alla figlia di Fiona May a costruire delle bombe carta a forma di busto del Duce.

Povero Gelli! Disorientato dal mondo moderno vorrebbe rimanere beatamente agli arresti domiciliari nella prigione dorata di Villa Wanda , ma è costretto dall’onda del revisionismo a rilasciare interviste per puntualizzare il solito pressappochismo degli esponenti politici italiani o per intavolare simpatici dibattici con Cossiga sul numero di agenti dell’OSS infiltrati nella Juventus.

Povero Gelli, bisogna capirlo. Si sente frustrato per la sua inutilità. Da quando le lobby non devono più incontrarsi segretamente con i cappucci alla Ku Klux Clan ma siedono direttamente nel consiglio dei ministri, i sindacati sono divisi, la magistratura è assoggettata ai capricci giudiziari dell’esecutivo, può ragionevolmente ritenere attuato il suo famoso “Piano di rinascita democratica”. Desideroso di attivare il passo successivo, il “Piano di rinascita imperiale” che prevede tra l’altro la conquista della Cirenaica e dell’Eritrea, il Venerabile ha cercato di fare il punto della situazione italiana a quasi 30 anni dalla “strategia della tensione”.

Fallito in partenza il tentativo di far esplodere un convoglio ferroviario, la più classica e scenografica tra le tattiche eversive: durante la collocazione dell’ordigno sull’ammiraglia di Trenitalia, l’agghiacciante “Feccia dell’adriatico”, i mercenari assoldati da Licio sono stati assaliti dalle zecche e dai venditori abusivi pugliesi di pomodoro e costretti a lanciarsi dal treno in corsa a cavallo dei cariolini portavivande. Oltretutto la carrozza ristorante in cui era nascosto l’esplosivo si è sganciata all’altezza di Portogruaro, deragliando rovinosamente e finendo in mare. Né i passeggeri, né i controllori FS si sono accorti della mancanza.

Deprimente il tentativo del Gran Maestro di riunificare il meglio della politica e dell’imprenditoria italiana sotto l’egida massonica: al cocktail party patrocinato dal Grande Oriente d’Italia, Maurizio Gasparri, assalito da un raptus di esotismo, ha parafrasato letteralmente l’invito e si è presentato in costume da Aladino con pantaloni a sbuffo e babbucce arricciate, ballando la danza del ventre. Mario Borghezio impresentabilmente agghindato da Geisha completo di rossettino Kabuki e Alessandra Mussolini in tenuta da ballerina Balinese ma senza mutande. Tra gli imprenditori Giuseppe Fiorani vestito da mongolo (cosa che inspiegabilmente gli riesce molto bene), Emma Marcegaglia in versione “La tigre e il dragone” sospesa a mezz’aria e Cesare Geronzi abbigliato da mandarino (l’agrume non il cinese). La Berluscones Isabella Bertolini ha dovuto necessariamente ripiegare su un costume da Iveco Daily con cassone trilaterale, non in tema, ma molto invidiato da Giuliano Ferrara che si è invece presentato come lottatore di Sumo professionista.

Resosi conto del livello, Gelli ha abbandonato prontamente la sala fuggendo da una botola sotterranea collegata direttamente con la sede della Venerabile Bocciofila del Santo Sepolcro di Gerusalemme, dove ha passato il resto della serata giocando con Andreotti e vincendo i premi trafugati dal solaio del Ministero degli Interni, inestimabili reliquie del complottismo all’italiana d’antan: due sommergibili atomici sovietici tagliandati, i fascicoli completi del dossier Mitrokin, il calco in gesso della lupara del bandito Giuliano, la portiera posteriore destra della Uno bianca autografata da Eva Mikula, i tracciati radar scomparsi di Ustica e la tessera del KGB di Cicciolina, (tutto materiale da incorporare al suo sterminato archivio che conta più di 100000 fascicoli sull’intera popolazione italiana, persino il dossier del SISDE che collega la sciatica di mia nonna al Golpe Borghese e l’elenco completo degli italiani che soffrono di emorroidi, nascosto opportunamente in un vaso di fiori)

Informato della recente fallita scalata del Corriere della Sera, il Gran Maestro ha confidato ai suoi fedelissimi che, essendoci quasi riuscito un decorticato come Stefano Ricucci, probabilmente la testata simbolo del potere mediatico è diventata talmente ininfluente nella vita del paese da essere un obiettivo dilettantistico. Per questo è stata pianificata l’acquisizione pilotata dei ben più autorevoli Donna Moderna e For Men Magazine: in una nota ritrovata dalla Guardia di Finanza in un pacchetto di Tampax, Licio Gelli pone l’accento sull’elevato potere eversivo dei contenuti editoriali, in particolare la capacità di irretire le menti dei lettori soggiogandole a pratiche illusorie e autolesive come “50 esercizi per addominali d’acciaio” o “12 posizioni per farla impazzire”. Da tempo il Venerabile tiene la rubrica di posta del cuore su Famiglia Cristiana con lo pseudonimo di Ci-Licio, dalla quale impartisce ai separatisti uruguaiani messaggi in codice, per lo più fraintesi dalle ragazzine dell’oratorio come consigli di pratiche sessuali deviate, puntualmente applicate con giubilo dalle stesse.

Al punto minimo di sconforto il Venerabile ha cercato di recuperare il glorioso braccio armato della P2, il caro vecchio rassicurante squadrismo nero e si è prontamente informato sulle attuali attività dei camerati di Casapound e Forza Nuova: bastonare i liceali quattordicenni, scudisciare i pensionati, portare a spasso cani fetenti e presentarsi con le mazze chiodate tricolori davanti agli studi RAI deserti, pretendendo ingenuamente di aggredire Federica Sciarelli, rischiosamente incuranti dei suoi ben noti poteri paranormali (con i quali da anni costringe coercitivamente milioni di anziani a seguire il suo programma)

Scartato anche il fanatismo fascista per le ovvie limitazioni neurologiche di cui sopra, lo scaltro Licio ha prontamente individuato dei degni sostituti da immolare alla causa insurrezionalista contro le istituzioni democratiche e lo Stato di diritto: gli Amici di Maria De Filippi. Spietati, sadici, integralisti, capaci di ballare continuativamente fino a perdere i sensi, sono lo strumento ideale per anestetizzare le masse in feroci discussioni sugli arabesque e permettere così una silenziosa riforma delle istituzioni in senso autoritario. Qualcuno ha fatto notare che non solo l’idea non è nuova ma è già stata attuata: l’allievo che supera il Maestro. Inevitabile l’immediato tracollo psicologico, seguito dall’acquisto degli adorati beni rifugio: un pallet di lingotti d’oro, più due sacchi di terriccio e dodici vasi di terracotta completi di finte ortensie per nasconderli in giardino.