venerdì 8 maggio 2009

Sodoma e Gomorra


Perchè mai la magistratura italiana non distoglie il suo arcigno sguardo bolscevico sulle trascurabili vicende economico-politiche del Presidente del Consiglio e non si concentra sul caso criminale più importante dai tempi dell'inchiesta Telekom Serbia?
Perchè mai quella categoria di minorati mentali non focalizza i suoi sforzi nella ricerca del colpevole?
Perchè un colpevole ci deve pur essere! Qualcuno deve aver architettato il diabolico complotto che condurrà il Premier dall'avvocato divorzista. Deve esserci una spiegazione razionale per cui “l'uomo che non deve chiedere mai” si è ridotto a chiedere.
Un'informativa congiunta di Interpol, Mossad, MI6 e Libero sta cercando di far luce sull'oscura vicenda, seguendo diversi filoni di indagini.


Filone marxista-leninista

È ad oggi la pista più accreditata. Pare, infatti, che la “signora” abbia pubblicamente manifestato inclinazioni filo-comuniste di tale entità da far accrescere le preoccupazioni di una deriva estremista: recentemente è stata avvistata alla consueta riunione Tapperware del giovedì con lo stesso abito della settimana precedente, provocando lo sconcerto tra le signore presenti.
Solo il pronto intervento di una ronda padana ha evitato il linciaggio ipnotizzando le facoltose carnefici con il ritornello della sigla di Beautiful.
I sospetti sono stati confermati dalle confessioni a Libero di due ex filippini di servizio a Macherio: “la signora” gira per casa a piedi nudi, mangia regolarmente il tonno in scatola, possiede un maglione peruviano infeltrito e da giovane guidava una R4 rossa. Pare anche che loschi intellettuali e sudici sindacalisti la costringano a rituali esoterici nei quali vengono richiamati dall’aldilà noti esponenti dei partiti comunisti estinti: nelle notti di luna piena è solito aggirarsi per i corridoi della villa il fantasma di Cossutta, in assetto antisommossa e col berretto da rivoluzionario cubano; più rare le apparizioni di Occhetto e Pecoraro Scanio vestito da pastore maremmano. Avvistato molto più di frequente il fantasma di Massimo Cacciari.


Filone libanese

Fonti autorevoli (il titolare di una kebabberia in Corso Buenos Aires intervistato da Libero) indicano nella “signora” il punto di congiunzione tra terrorismo islamico e pret a porter milanese.
Pare,infatti, che la raccolta di abiti usati nel quadrilatero della moda sia una delle principali fonti di finanziamento degli hezbollah libanesi.
La pista ha guadagnato parecchia credibilità dopo che un video apparso su YouTube mostrava l'addestramento di un estremista kamikaze in pantaloni leopardati Dolce & Gabbana; i più attenti, tuttavia, hanno notato nel volto del soldato una certa somiglianza a Vittorio Feltri, mentre il campo militare sembrerebbe molto simile al sottoscala della redazione di Libero.


Filone tronisti

Fonti autorevoli (un appunto anonimo su un pezzo di carta racccolto da Vittori Feltri sul marciapiede di Piazza San Babila) rivelano i retroscena delle bollenti vicende erotiche tra la lasciva “signora” e i tronisti di Maria De Filippi.
Pare che in cambio di ripetute prestazioni sessuali, “la signora” stia spianando la strada al “Sindacato Tronisti uniti” per la conquista di Mediaset.
Ai palestrati giovanotti sarebbero già stati promessi i posti chiave del nuovo assetto azionario post divorzio: Costantino sostituirà Santi Licheri come giudice a Forum, emettendo le sentenze durante uno striptease a ritmo di musica tecno, mentre Daniele Interrante garantirà la continuità editoriale presentando i Bellissimi di Rete 4 con lo stesso abito da sera che rese celebre Emanuela Folliero.


Filone camorristico

Secondo fonti autorevoli ( tale Gennaro Colasuonno, sosia ufficiale di Mariano Apicella, durante una conversazione al bar raccolta casualmente dal vicedirettore di Libero Paragone) i Casalesi in combutta con Roberto Saviano avrebbero convinto la “signora” al divorzio in cambio di una parte da protagonista nel film tratto dal nuovo libro dello stesso Saviano: “Sodoma”, racconto di vita di un’ avvenente diciottenne (la Lario) che durante la sua festa di compleanno si invaghisce di un fascinoso, ma tarchiato, boss della camorra (Nino D’Angelo).
La perfida moglie (Cher) si oppone al coronamento di questo amore impossibile, fino al culmine della struggente scene finale ambientata al termovalorizzatore di Acerra.
Con il primo travolgente blockbuster “Made in Casal di Principe” la “signora” spera di coronare il sogno adolescenziale, recondito ma mai sopito, di conquistare un Oscar alla carriera e sposare Woody Allen.


Filone meteo-astrologico

Secondo fonti autorevoli (il noto astrologo Branko, presentatosi spontaneamente alla redazione di Libero, minacciando sortilegi se non ascoltato) la compresenza simultanea di diversi fattori quali bassa pressione atmosferica, allineamento Marte-Venere ed estrazione dell'ambo 14-54 sulla ruota di Venezia, hanno causato una nefasta influenza sulle plagiabili menti femminili, tale da spingere la “signora” verso un irrefrenabile impulso al divorzio, nella speranza che le condizioni cosmiche ottimali facciano sparire la cellulite.


Filone Tafazzi

Secondo fonti deprecabili (l’avvocato di Veronica Lario in un'intervista pubblicata su tutte le testate giornalistiche, tranne Libero) il motivo del divorzio pare sia da imputare al fatto che la “signora”, dopo anni di puro autolesionismo, ha capito che suo marito è un micidiale tritacoglioni.

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