martedì 21 ottobre 2008

Le comuniste hanno le gambe corte

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Chi dava ormai per spacciato il Partito Democratico dovrà prontamente ricredersi. Con una mossa mediatica degna del miglior Silvan d’annata, Walter Veltroni ha spiazzato tutti sfidando il premier sul suo stesso terreno e inaugurando in pompa magna la messa in onda del nuovo canale televisivo youdem.tv (premetto che come colpo di scena mediatico mi pare un po’ debole dato che il 60% degli Italiani intervistati al proposito da Renato Manahaimer ha dichiarato “Non me ne frega un cazzo”, il 25% “Anche se sono di sinistra posso dire in tutta franchezza che non me ne frega un cazzo”, il 15% “ Mi sembra un’ottima idea per risollevare il livello culturale degli Italiani, ma credo che non lo guarderò perché non me ne frega un cazzo”, mentre il restante 10% ha espresso palese giudizio mediante il gesto dell’ombrello. Personalmente avrei suggerito un coup de teatre che comunicasse la forza e la determinazione della sinistra italiana, per esempio, rapire il Papa, seviziare Lorena Bianchetti, spedire Capezzone nello spazio siderale con un tondeggiante vecchio caro Sputnik, ingozzare Storace di olio di ricino o ricostruire l’immagine pubblica di Mara Carfagna. Tutte idee genuine e semplici da realizzare, a parte l’ultima, palesemente utopistica.)

Ovviamente nulla di comparabile con la “televisione delle libertà”, accreditata di oltre 64 milioni di telespettatori ogni giorno (fonte: Paolo Bonaiuti) che si accalcano sugli schermi dei PC di tutto il mondo per assistere il sottosegretario al turismo Vittoria Michela Maria Giovanna Immacolata Consuela Incidentata Brambilla che saluta con la manina in diretta dalle capitali europee, dove cerca di convincere la popolazione locale a villeggiare nel nostro paese, ricevendone in cambio una collezione di “fottiti” in 32 lingue diverse.

Ma la vera competizione è intestina alla sinistra. La sfida non sarà facile. I concorrenti sono agguerriti e senza scrupoli, primo fra tutti il network di Massimo D’Alema “red.tv, salito recentemente alla ribalta per essersi accaparrato i diritti in esclusiva 2009-2011 dei programmi del Bagaglino.

Perfino la sinistra radicale si è inaspettatamente riunita sotto l’ala di youtogliatt.tv, il canale digitale allegro e spensierato interamente dedicato alla riscoperta della grande tradizione socialista e comunista del nostro Paese.

Intrigante il palinsesto: tra un documentario sulla gioiosa vita rurale delle campagne Moldave e un film sulle mondine dell’Ucraina (in realtà uno spudorato remake di Riso Amaro con Lucia Annunziata nel ruolo della Mangano e un Boris Eltsin, più sbronzo che mai, nella parte che fu di Gassmann) scoppiettanti dibattiti in studio tra Bertinotti e Diliberto sull’etimologia della parola “gabinetto”, moderati a suon di rutti dal sempre elegantissimo Francesco Caruso e dai suoi cani. E poi lezioni di coreano del nord con Marco Rizzo, una divertente sit-com ambientata tra i lavoratori di un’acciaieria azera con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello e il tg satirico condotto dalla spassosa coppia Franco Turigliatto – Fernando Rossi.

Grande attesa per “Il Kolchoz dei famosi”, realty show condotto da Lucia Annunziata in cui un gruppo di sostenitori della Sinistra Arcobaleno, selezionati a loro insaputa dalle schede delle primarie, saranno segregati nella sede milanese di Libero, costretti ad aiutare la redazione nella stesura dell’imparzialissimo quotidiano. Il concorrente che sopravviverà alle domande provocatorie di Oscar Giannino, alle bufale di Renato Farina e all’alito di Vittorio Feltri, vincerà un buono valido per due persone per un piatto di tortellini alla panna alla Festa dell’Unità di Reggiolo. Dallo studio di Skopje la conduttrice Lucia Annunziata istigherà i concorrenti alla violenza fisica, diffondendo con sadica soddisfazione false notizie sui risultati della domenica calcistica.

Previsti ascolti record anche per l’innovativo reality show, “La talpa”: 12 capisezione delle sedi umbre di Rifondazione, selezionati a loro insaputa dalle liste elettorali, saranno rinchiusi in una scuola elementare di Orbetello, all’interno della quale si nasconde Gianni Baget Bozzo (vestito da fantasma dell’opera). La loro missione è stanarlo ed evitare lo stillicidio tra gli studenti. Solo uno sopravviverà alle sevizie di Don Gianni e si porterà a casa un servizio di pentole con il fondo fuso alto un centimetro marchiato PCI, pezzo cult per gli antiquari d’oltralpe. Dagli studi di Astana, Lucia Annunziata metterà in difficoltà i concorrenti con domande tautologiche del tipo “la sinistra è in grado di governare?”, a cui seguirà una lunga pernacchia da parte dei bambini della scuola.

In forse l’altro grande format: X factor (in riferimento al fattore optometrico dell’Annunziata). In diretta dagli studi abbandonati di Telekom Serbia a Belgrado, Lucia Annunziata selezionerà le giovani promesse del folk-turbo-rock balcanico, provvedendo personalmente all’eliminazione dei meno talentuosi, a pedate nel deretano. Moderatore e ospite d’onore, Francesco Cossiga, il quale approfitterà biecamente della favorevole posizione geopolitica per rivelare il suo coinvolgimento diretto nei principali scandali del ‘900, dal Watergate a Ustica, dallo scandalo Lockeed alla scomparsa di Wendy Windham.

Il problema più spinoso per il produttore esecutivo della nuova rete è stata la ricerca di vallette, veline e letterine, necessarie come unico patetico espediente per attirare parte dell’elettorato del centro destra. Anche in questo caso le selezioni sono state un vero e proprio trionfo: disertate dalle solite noiose popputissime ventenni, scoraggiate dalla prospettiva di diventare, al massimo, ministro ombra delle pari opportunità, sono state prese d’assalto dalle cuoche della Festa dell’Unità, da maestre elementari in pensione e da ex sessantottine con la ricrescita. Nella giuria, oltre ad un esperto di bellezza femminile come Enzo Mirigliani, per l’occasione lucidato a specchio con il Legno Vivo, Riccardo Schicchi (in veste di talent scout) e Umberto Smaila (in veste di pappone).

Matte risate il mercoledì sera con “La sai l’ultima su Pecoraro Scanio?”, il programma dove i concorrenti si sfidano a irridere il carismatico ex leader dei Verdi con barzellette che ormai per numero e qualità hanno superato di gran lunga quelle sui carabinieri. Mattatore della serata lo scoppiettante Paolo Cento che con le sue freddure del calibro di “Cosa ci fa un hippie in municipio? Una comune!” ha fatto sbellicare generazioni di portaborse e dermatologi. Conduce Lucia Annunziata che, non avendo mai riso in vita sua, chiuderà il programma dopo due minuti, cacciando a pedate concorrenti e ospiti.

Al termine della prima giornata di programmazione, le scissioni interne hanno portato a 24 il numero dei canali dell’opposizione, fra i quali spicca quello di Lucia Annunziata: in segno di protesta alla vacuità della sinistra italiana, la simpatica giornalista si limiterà ad annunciare il segnale orario accompagnata dalla musica di Psycho, passando il resto della giornata a fissare negli occhi i telespettatori, istigando con l’ipnosi i più suscettibili ad inconsci atti di autolesionismo (per esempio abbonarsi a Panorama o iscriversi a Scienza e Vita).

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