sabato 22 novembre 2008

IN ESCLUSIVA L'ULTIMO VIDEO DI VITORY

SENSAZIONALE: IL GRANDE ARTISTA VITORY RIVELA LA SUA ULTIMA FATICA MUSICALE!



Provocatorio cantautore popolare o insanabile cialtrone? Grande talento della musica italiana o sola? Il pubblico si divide e la critica si lacera tra i sostenitori del poliedrico artista e gli sputacchi dei detrattori, i quali non perdono occasione per scoccare frecciate irriverenti sulla sua presunta relazione con Jocelyn.

L’unico personaggio del panorama musicale che riempie gli stadi e svuota i bidet, l’unico a poter vantare una prolungata collaborazione professionale con Bombolo, peraltro sfociata nel suo concept album più famoso “Che cazzo ne so?”, la pietra miliare che ha ridefinito il concetto di igiene personale.

Maurizio Sanchez Gutierrez y Mendoza y La Fuente y Garcia y Gazpacho, in arte Vitory, sale alla ribalta poco più che ventenne come energico ballerino nei video di Sabrina Salerno; durante una spericolata coreografia acquatica con la formosa star degli anni 80, viene notato da Gianni Boncompagni che, dopo un rapido provino, lo scrittura come Ragazza di Non è la Rai. Per tre stagioni affianca Mary Patty, fino alla definitiva consacrazione: l’oggetto nascosto nello zaino di Ambra è lui. Nessun concorrente da casa indovina, ma l’esperienza lo conduce direttamente nel languido e patinato mondo del Bagaglino dove, grazie ai preziosi insegnamenti del mai troppo compianto Don Lurio, diventa la controfigura ufficiale di Pamela Prati, sia negli stacchetti che nei baci a Pippo Franco.


Dopo la vorticosa ascesa nell’olimpo dello star system, l’inevitabile tracollo: droghe, alcol, mignotte, Oasis, droghe, un altro po’ di mignotte, un altro po’ di Oasis. Una discesa agli inferi, un’esplorazione dell’inconscio che lo renderà consapevole del proprio Io e della propria massa adiposa.

Risorto dalle sue ceneri, riapparirà in diretta tv come percussionista di Gigi D’Alessio, trombettista di Castellina Pasi e organista di Papa Ratzinger. Il tutto contemporaneamente. Mai domo delle sue prestazioni strumentali, Vitory è ormai un artista a tutto tondo o, per meglio dire, tutto tondo: acclamato dai pazienti geriatrici, temuto dai salumieri, deriso dai bambini, i quali non si fanno scrupoli a tirargli palline di carta ciucciata in faccia.

Talentuoso? Forse. Miracolato? Sicuramente. A dieta? Mai.

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