domenica 30 novembre 2008

L'armeno dal candelabro facile


Le Chiese Cristiane di tutto il mondo si sono riunite per raggiungere un accordo sul più pressante problema di sicurezza degli ultimi due millenni, recentemente risalito alla ribalta della cronaca per l’efferatezza e la crudeltà delle violenze: no, non è la guerra civile in Congo e neanche la nomina del Presidente della Commissione di Vigilanza RAI, ma la convivenza nel Santo Sepolcro di Gerusalemme. La tensione è altissima e i gruppi di religiosi sono disposti a tutto pur di accaparrarsi una panchina con le gambe rotte o un pezzo di muro sbrecciato in più. Preso in causa per la recente ridefinizione degli spazi interni finanziata dallo IOR, Papa Ratzinger si è detto mortificato e ha promesso l’immediata scomunica dei responsabili di tale scempio di architettura d’interni. La cronaca vuole che il Pontefice, molto preso dalla sua attività di analisi e studio dei fatti di stretta attualità, come il sacco di Roma del 1527, la battaglia delle Termopili e la Notte dei Cristalli “deprecabile atto vandalico nei confronti del decoro urbano e dello squisito Jugenstil delle vetrine tedesche”, non abbia supervisionato personalmente il progetto affidato ad un team di noti architetti salesiani. Anche in questo caso satana c’ha messo lo zompino. Sotto mentite spoglie si è infiltrato nel gruppo di lavoro il mefistofelico comunista Massimiliano Fuksas che ha imposto al progetto la sua impronta bolscevica al fine di minare il dialogo interreligioso ed estendere l’influenza sovietica in Terra Santa. Il progetto, infatti, ricalca fino nei più tragici dettagli la sede romana della Sinistra Arcobaleno, noto incubatore di conflitti irrisolti: i 4 cossuttiani costretti a guadarsi dai 4 angoli dell’enorme ufficio open space del piano terra, amplificando così la consapevolezza della loro esiguità numerica, hanno il bagno in comune nel seminterrato con il Correntone di Mussi, a loro volta relegati a sgobbare per tutti alimentando la caldaia a carbone dell’edificio. Mussi però deve timbrare il cartellino al quarto piano, dove si trovano decine di minuscoli uffici progettati per i Marxisti-Leninisti, dentro ai quali ogni singolo esponente tiene comizi di invettive a se stesso, criticando la propria politica e definendola fascista, organizza fattorie collettive e comitati di fabbrica di azienda dismesse. Anche loro però devono pranzare nella sala mensa collettiva, allestita al secondo piano sulle scrivanie dei Comunisti Italiani; Diliberto decide il menù, tranne il dolce, che viene stabilito da Bertinotti mediante primarie in seno al suo partito. Rifondazione Comunista, infatti, è stata collocata sulla tromba delle scale dove sfoga la sua naturale inclinazione all’ostruzionismo impedendo agli altri sinistrati di salire o scendere, anche con metodi crudeli come gli emendamenti e i referendum popolari. La Sinistra Critica occupa la sala relax e boicotta le macchinette del caffè, trascinando nel baratro l’intera Sinistra italiana privata dell’unico elemento che la tiene ancora in vita: la caffeina. Il demoniaco Fuksas non ha fatto altro che accelerare un processo già in corso di allontanamento delle diverse professioni cristiane. Gli Armeni hanno discusso per mesi con gli Ortodossi Greci sulla qualità del legno della croce di Cristo (sarà davvero cedro del Libano? I Greci sono più propensi verso l’abete della Val di Fiemme, mentre gli Armeni insistono sulla Noce del Caucaso) e sulla lavorazione della corone di spina (due fili? Tre fili? Girocollo? Scollo a V?), trovandosi in totale disaccordo e rompendo il tavolo di trattative, nel senso che l’hanno letteralmente sfasciato. Contemporaneamente i copti etiopi si tagliavano le unghie dei piedi sulla panchina dei copti egiziani che, per ripicca, scuotevano le tovaglie dal balcone riempiendo di briciole i loro vasi di fiori. La vicenda è proseguita senza cedimenti da entrambi le parti, fino a che con la panchina completamente ricoperta dalle unghie e i vasi straripanti briciole, è scattata la sommossa in stile Uomini e Donne. I due musulmani a guardia del tempio si sono rapidamente dileguati gettando le chiavi ad una turista americana obesa che le ha prontamente ingurgitate con un litro di Coca Cola gassata. Rimasti aperti i battenti, i religiosi sono fuggiti continuando la guerriglia urbana per le strade di Gerusalemme. Al fine di ristabilire l’ordine in Terra Santa, il patriarca di Costantinopoli ha proposto di sfruttare la loro naturale litigiosità a fini lucrosi e trasferire tutti i religiosi sull’”Isola dei Famosi”, da ribattezzare “Isola dei Santoni”; i monaci eseguiranno fisicamente il battesimo, rimanendo impegnati per settimane a lanciare acqua santa e incenso su ogni metro quadro dell’isola deserta. Evidenti i possibili conflitti territoriali. Preso possesso dell’isola, i cattolici hanno da subito evangelizzato le popolazioni locali costringendole sadicamente a versare l’8 per mille dell’Irpef, mentre i Greci Ortodossi hanno ricoperto la spiaggia di preziosi mosaici bizantini fatti con le noci di cocco. Gli Armeni hanno inciso il loro alfabeto sulla sabbia, attualmente composto da più di 1500 lettere ottenute permutando la U, ricominciando ogni volta che il mare le cancellava e i Siriaci bevevano birra. Dopo la quarta giornata è stato ricostruito interamente il Santo Sepolcro in canne di bambù e già si discuteva , tra Armeni e Greci, su chi doveva procacciare la legna per il fuoco sacro. Nel frattempo i cattolici inauguravano la seconda filiale dello IOR, con bancomat, e gestivano una fiorente compravendita di indulgenze e reliquie, realizzate a mano dagli indigeni locali, resi subito in schiavitù per fronteggiare la grande richiesta di export di “Banane di Padre Pio”, “Unghie dei piedi di Padre Pio” e “Frammenti di roccia del Golgota autografate da Padre Pio”. Calati inevitabilmente gli ascolti a causa del lancio del nuovo programma di Milly Carlucci in diretta dalla Chiesa di San Francesco ad Assisi “Ballando sotto gli affreschi”, monaci e preti sono stati rispediti a Gerusalemme, dove hanno dovuto fronteggiare un inaspettato contrattempo: durante la loro assenza, la Basilica del Santo Sepolcro è stata occupata abusivamente dai concorrenti italiani dell’Isola dei Famosi, senza che nessun turista notasse la differenza. Vladimir Luxuria, diventato abate, ha minacciato ripetutamente i monaci, accusandoli di strumentalizzare il culto religioso. Preso in parola dai soliti Armeni piantagrane, il naufrago trasgender di Rai Due è stato prontamente cacciato a candelabrate in testa insieme ai suoi colleghi, compreso Massimo Ciavarro, riciclatosi come massaggiatore e già noto nel Quartiere Ebraico per le sua squallide scappatelle sessuali. Ripreso possesso dei monasteri, i principali rappresentanti delle 6 confessioni cristiane presenti hanno accettato di improntare una pacifica e conciliante discussione su un tema di grande attualità e sicuro interesse per tutti: la posizione dello Spirito Santo nella Santa Trinità. Siede a sinistra del Padre? Siede a destra del figlio? Siede su una sedia molto piccola tra il padre e il figlio? Sono tutti e tre infila o sono sfalsati? E se sì, chi è più avanti? Ma se non ha consistenza, come si siede? A gambe accavallate? In ginocchio per non sembrare troppo alto? Il dibattito si è concluso con 12 contusi, 4 feriti e 7 dispersi.

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